Le successioni: come muoversi prima che sia troppo tardi

Il presidente Carlo Cane: «Nel nostro corso nuove famiglie e divisioni ereditarie»

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Nell’ambito della formazione continua del geometra libero professionista, obbligatoria per legge, il Collegio dei Geometri e G.L. della Provincia di Cuneo (presidente geometra Carlo Cane), il Collegio dei Geometri e G.L. di Mondovì (presidente geom. Daniela Spinardi) e il Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Cuneo (presidente avv. Alessandro Ferrero) hanno congiuntamente organizzato un corso intitolato “Particolarità inerenti alle successioni mortis causa”.
Il corso moderato dal Consigliere Geom. Guido Molineris, si è tenuto il giorno venerdì 10 maggio 2024, presso la sede del Collegio dei Geometri e G.L. della Provincia di Cuneo in Cuneo. I relatori sono stati il dottor Giuseppe Tedesco, Consigliere della Corte Suprema di Cassazione in Roma, e il professor Alessandro Ciatti Caimi, ordinario di diritto all’Università di Torino, che hanno rispettivamente illustrato gli orientamenti della Corte Suprema in diritto successorio ed alcune particolarità inerenti alle successioni testamentarie e legittime.
Il corso si è tenuto sia in modalità presenza (70 persone direttamente in sede), sia in modalità webinar con il collegamento di oltre 400 partecipanti al corso. La numerosa adesione di geometri ed avvocati al momento formativo evidenzia l’importanza rappresentata da questo tema che ha analizzato le successioni mortis causa; rimarcando che il decesso di una persona, oltre al dolore per la perdita, origina il trasferimento dei beni e dei diritti (e anche dei debiti) del de cuius a favore degli eredi, che possono essere legittimi (successione disciplinata dal codice civile in base al rapporto di parentela) o testamentari (successione regolata dal testamento).
La successione mortis causa, proprio per la commistione di rapporti di parentela con eventuali disposizioni testamentarie e valori economici (sia attivi che passivi), rappresenta un’istituzione molto complessa, tant’è che il codice civile dedica un intero libro – il libro secondo -alle successioni (articoli dal 456 all’809).
La successione mortis causa comporta anche la presentazione, agli effetti fiscali, della dichiarazione di successione, con il pagamento delle relative imposte (ipotecaria, catastale e di successione, salve le franchigie ed esenzioni di legge).
Il progressivo mutamento della collettività italiana è oggi caratterizzato dalla marcata frantumazione della classica “famiglia tradizionale” che un tempo costituiva la base della società, a favore delle sempre più numerose situazioni che vedono il naufragio del classico matrimo­nio/unione civile/convivenza. Tal­­vol­ta poi, vari litigi economici che ne conseguono e le successive situazioni famigliari ed economiche che si vengono a creare (nuovi matrimoni, figli con altri soggetti, ecc.), generano un conseguente incremento di complessità nella gestione delle successioni mortis causa, imponendo ai Professionisti di settore una sempre maggiore attenzione alla propria formazione specialistica a tutela di tutte le parti coinvolte.
Le usuali casistiche successorie che i Professionisti erano abituati a gestire per la propria committenza, ad esempio il classico caso in cui muore il marito ed ereditano la moglie e due figli germani (ovvero figli della stessa madre e dello stesso padre), oggi divengono sempre più rare. In verità la “famiglia tradizionale” nel momento attuale rappresenta ancora una componente della società civile ma non è più il fondamento principe. Sono agli occhi di tutti le situazioni di soggetti che stipulano più legami sentimentali (matrimoni/unioni civili/convivenze), con figli nati da soggetti diversi (magari anche di altra nazionalità). Ne consegue che in svariati casi il Professionista incaricato di procedere nel dipanare la successione si trova di fronte a situazioni molto complesse che devono essere analizzate rispetto alla normativa di riferimento e in ossequio ai disposti delle numerose sentenze intervenute in materia di diritto successorio.
Il tutto viene poi complicato, in alcuni casi, dalla presenza di testamenti (olografi o pubblici) che sono di difficile interpretazione a causa delle disposizioni (magari contrastanti) in essi contenute (specialmente nei testamenti olografi). Occorre rimarcare che l’eventuale interpretazione di un testamento – in caso di divergenza sul punto fra gli eredi – spetta unicamente al Giudice incaricato.
È quindi fortemente consigliabile ai cittadini l’attività di “consulenza in vita” (definibile “ora per allora”) finalizzata a individuare e determinare un corretto modus operandi idoneo a raggiungere l’obbiettivo voluto da parte del soggetto interessato. Questo allo scopo di ripartire equamente il proprio patrimonio mobilia­re/immobiliare fra i potenziali eredi.
È sempre necessario conoscere e valutare questa modalità comportamentale anche e specie al fine di evitare la rituale litigiosità conseguente all’apertura della successione. Al momento at­tua­­le la dichiarazione di successione, che come già precisato deve essere presentata ai fini fiscali, usufruisce – ai fini dell’imposta di successione – di franchigie elevate (€ 1.000.000 per il coniuge e ciascun figlio, € 100.000 per fratelli/sorelle) con aliquote (4%, 6%, 8%) fisse, ovvero non progressive in base al valore complessivo (come invece avviene per l’I.r.pe.f.).
In alcuni casi può capitare che il de cuius lascia agli eredi un patrimonio immobiliare ed economico importante a tal punto che questi ultimi si ritrovano a dover sostenere l’anticipazione di spese di successione che superano la propria disponibilità finanziaria. Ecco perché risulta importante occuparsi di questa argomentazione “in vita” strutturandosi con l’ausilio dei Professionisti esperti in modo tale da rendere il più semplice possibile questo importante passaggio.
Inoltre, ad esempio, sottoscrivendo “polizze vita” che non rientrano nella successione, vi è la possibilità di fornire ai beneficiari designati una somma di denaro utile per le varie incombenze successorie.
Ricordiamo a questo riguardo che al momento del decesso, i conti correnti bancari o postali del de cuius sono “bloccati” sino alla presentazione della dichiarazione di successione.
Pertanto è da considerare di particolare importanza per la nostra società civile la preziosa azione di consulenza che i Geometri, unitamente ad Av­vocati, Notai e altri Pro­fes­sionisti di settore, sono in grado di fornire al cittadino per meglio consentire allo stesso un’adeguata gestione, magari già con atti inter vivos, dei propri beni in occasione degli eventi successori.