«spazio a persone e imprese capaci di imprimere la svolta»

0
126

Il network di relazioni con il mondo degli chef è un importante patrimonio dell’Ente Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, un paniere di competenze ed esperienze che, accanto ai cuochi di trattorie e osterie di Langhe, Roero e Monferrato, rappresentano, con i grandi produttori di vino e di materie prime agroalimentari, il capitale umano su cui costruire una nuova svolta della Fiera del Tartufo. Una svolta che è sintetizzata dal progetto “Dawn to Earth”. «Questo territorio è divenuto una delle destinazioni per il turismo enogastronomico più importanti al mondo e il tartufo bianco d’Alba, con i grandi vini del territorio, è un cardine di quello che si può definire un “Distretto enogastronomico di qualità”», afferma il presidente dell’Ente Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, Liliana Allena, «Alba ha saputo più di ogni altro comune valorizzare il “tuber magnatum Pico”, comprendendo il valore della sua immissione nel già ricco paniere di prodotti di qualità, non fermandosi alla semplice commercializzazione. Furono le geniali intuizioni di Giacomo Morra, ristoratore e albergatore albese, a contribuire a far conoscere il “tuber magnatum Pico” con il nome di tartufo bianco d’Alba, realizzando in tempi non sospetti una straordinaria operazione di branding, prima, poi di marketing e comunicazione. Ad Alba, da sempre il tartufo non viene solo venduto, ma è un ingrediente della cucina locale, una materia prima che l’intero mondo ci invidia». Aggiunge Paolo Vizzari (nella foto sotto, a destra), cu­ratore gastronomico e ani­ma del progetto “Dawn to Earth”: «Il bene del pianeta e di noi che lo abitiamo è un’emergenza universale che deve interessare ogni uomo dotato di buon senso. Si parte dalla natura per arrivare alle persone, proprio come accade con il tartufo bian­co d’Alba, che na­sce come fi­glio prezioso dei boschi piemontesi, pri­ma di diventare ambasciatore d’eccezione sulle tavole di tutto il mon­do. È sulla scia di questo pen­­siero che, nell’ambito del­­­­la Fiera del Tartufo, nasce un ciclo di incontri che cerca di sondare i settori più di­versi alla ricerca di persone o im­prese capaci di imprimere svolte etiche decisive al corso dei propri progetti».