Si riaccende la scintilla della passione motoristica

0
1

Fin dagli anni d’oro del rally, Alba ha avuto un ruolo non secondario. Perché la passione motoristica ha sempre attraversato le Langhe, come tutta la Granda (nei ricordi di molti c’è anche una storica pista di motocross a Bra), e le gare a cavallo tra anni ’70 e ’80 restano un riferimento importante. Gli appassionati ricordano la prima edizione del Rally di Alba e delle Langhe che nella notte tra il 2 e il 3 giugno del 1979 visse le sue emozioni più intense, con i bolidi dell’epoca che sfrecciavano nel buio tra le scintille sull’asfalto e il cielo stellato. L’Opel Kadett di Dario Cerrato conquistò la prima casella sull’albo d’oro, mentre 56 piloti arrivarono al traguardo. Poi, nel 1981, un’altra edizione rimasta memorabile: 238 iscrizioni, 199 equipaggi alla partenza, l’ultimo passaggio vincente fu quello della Lancia Stratos di Filippi e Demela.
In seguito, la corsa sarebbe diventata Rally Doc spostando la sua base a Diano d’Alba, prima dell’organizzazione curata dal Cinzano Rally Team e il ritorno del Rally d’Alba. Siamo nei primi anni Duemila, c’è il pieno di iscritti con la validità per la Coppa Italia e comincia ad aprirsi una finestra in ambito internazionale. Nel 2006 ecco il successo dell’ex campione italiano Piergiorgio Deila su Fiat Punto Super 1600 che poi avrebbe concesso il bis nel 2008.
Il Rally di Alba poi “Regione Piemonte” è passato da rally locale a Coppa Italia, poi Trofeo Rallyes Asfalto, quindi Campionato Italiano: un crescendo fino all’attuale Rally Regione Piemonte #RA che ha riacceso quella scintilla. Emozioni che trovano un riscontro anche in alcuni passaggi della corsa attuale, come ad esempio la prova di Diano d’Alba e il suo famoso dosso, un “salto” spettacolare che riporta direttamente alle immagini di quella prima gara nel 1979. Come ha raccontato Luca Pazielli nel suo libro “Quelli che… il Colle del Mulo”, la tradizione cuneese scandita dal primo rally negli anni ’60 con la Ruota d’Oro e poi dal 100mila Trabucchi, il San Giacomo di Roburent, il rally di Limone e il Val Varaita trova oggi piena espressione nel Rally Regione Piemonte. Una storia appassionata che contempla nomi di piloti come appunto Dario Cerrato, Mauro Pregliasco, Enrico Brazzoli fino ad Alessandro Gino. E la storia può continuare. (L.Bor.)