Piano strategico 2030 una visione di futuro condivisa

Presentato il documento promosso da Provincia di Cuneo, Camera di Commercio di Cuneo e Fondazione Crc, insieme agli Enti che partecipano alla Cabina di Regia istituzionale

0
1

Èstato presentato il nuovo Piano Strategico Cuneo 2030, documento promosso congiuntamente da Provincia di Cuneo, Camera di Commercio di Cuneo e Fondazione Crc, insieme agli Enti che partecipano alla Cabina di Regia istituzionale.
Il nuovo Piano Strategico, è frutto di un percorso partecipato di ascolto, analisi e individuazione delle priorità, che ha coinvolto oltre 150 soggetti provinciali: gli Enti che compongono la Cabina di Regia Istituzionale – oltre ai già citati Provincia di Cuneo, Camera di Commercio e Fondazione Crc – gli Atenei piemontesi con sede sul territorio provinciale (UniTo, PoliTo, UniSg), la rete degli enti gestori dei servizi socioassistenziali, il Polo di Innovazione Agrifood e le due Aziende Turistiche Locali, il Tavolo istituito ad hoc nel 2023 dai Comuni maggiori di 10mila abitanti, i principali soggetti rappresentativi degli enti istituzionali, economici, sociali, culturali, formativi del territorio provinciale che hanno partecipato ai momenti di confronto.
Il percorso di analisi e ascolto ha permesso di declinare in chiave aggiornata gli assi strategici della programmazione europea dei Fondi Strut­turali, che sono stati organizzati nelle “5C” della provincia di Cuneo: obiettivo “competitività e innovazione”, per una Provincia + intelligente; obiettivo “cura del territorio e sviluppo ambientale”, per una Provincia + verde; obiettivo “connessione delle infrastrutture fisiche e digitali”, per una Provincia + Connessa; obiettivo “comunità coese e innovazione sociale”, per una Provincia + sociale e obiettivo “creatività e cultura del buon vivere”, per una Provincia + vicina ai cittadini.
Il rinnovato Piano Strategico Cuneo 2030 conferma l’obiettivo generale identificato in precedenza: «Raffor­zare l’ecosistema territoriale integrando interventi finalizzati a supportare la produttività delle filiere, individuare nuove opportunità di crescita, favorire il mante­nimen­to/attrazione dei giovani talenti, proteggere la coesione sul piano sociale e ambientale»; a questo si aggiunge «l’esigenza di supportare le azioni di accompagnamento, coordinamento e capacity building su gestione amministrativa e progettuale, a partire dalle esperienze esistenti sul territorio». Per raggiungere questi obiettivi, gli attori istituzionali, economici e sociali della provincia di Cuneo individuano in cima alle priorità alcuni assi di intervento trasversali: il rafforzamento delle infrastrutture connettive del territorio, sia in termini infrastrutturali e digitali, sia di servizi di trasporto; lo sviluppo di servizi di area vasta ritenuti essenziali, quali quelli sociali e sanitari, dell’acqua e dei rifiuti, ma anche di attrattività del territorio, come quelli culturali e turistici; l’investimento sul sistema formativo e universitario, collegato da un lato con le azioni di orientamento e valorizzazione dei talenti e dall’altro con lo sviluppo delle capacità di trasferimento tecnologico e innovazione.
Già nelle scorse settimane è iniziata una prima fase del percorso di messa a terra del Piano Strategico, con l’approvazione formale del documento da parte degli Enti che compongono la Cabina di Regia istituzionale e i Comuni più grandi della provincia di Cuneo. Nei prossimi mesi verrà discussa una roadmap per ciascun ambito di intervento delle 5C, con l’attivazione di tavoli di lavoro funzionali a stimolare la programmazione e progettazione innovativa, anche per l’attrazione di risorse, e un piano di valutazione delle attività in corso.
«Il nuovo Piano strategico della provincia di Cuneo al 2030 è uno spartiacque: il risultato del lavoro di squadra che il sistema cuneese ha voluto fortemente costruire e consolidare, a partire da un primo documento presentato nel 2020, e un impegno a tendere per il futuro. Gli enti pubblici di questo Paese non devono essere meri erogatori di servizi. Ma costruttori di futuro. Per questo è fondamentale che questo Piano, destinato a orientare il Cuneese nei prossimi anni, possa diventare una bussola per rispondere alle grandi sfide che attendono il nostro tempo. Insieme alla Camera di Commercio e alla Fondazione Crc – e nel sottolineare il preziosissimo lavoro di chi ci ha preceduto, ovvero Federico Borgna per la Provincia e Gianni Genta per la Fondazione Crc -, ribadiamo il nostro impegno a coordinare l’azione di pianificazione territoriale condivisa che ha coinvolto tutti, dai piccoli Comuni fino ai grandi stakeholder territoriali: solo così un sistema può dirsi unito e coeso nell’affrontare le sfide sempre più complesse che ci attendono», commenta Luca Robaldo, presidente della Provincia di Cuneo.
«Oggi abbiamo presentato il Piano Strategico, un documento che conferma l’orizzonte della strategia al 2030 ed è la sintesi di un lavoro di ascolto, approfondimento e confronto che ha coinvolto i principali attori istituzionali, economici e sociali del territorio provinciale. Pur confermando la struttura originaria, il Piano offre nuove, importanti integrazioni che ci aiuteranno a interpretare meglio la situazione attuale e a fornire soluzioni ai problemi che le istituzioni saranno chiamate ad affrontare in futuro», afferma Mauro Gola, Presidente della Camera di commercio di Cuneo.
«Il percorso realizzato in condivisione con il territorio e il Piano Strategico rinnovato, che oggi viene presentato, rappresentano in maniera plastica il cambiamento di pelle che la Fondazione ha realizzato nel recente passato: da ente puramente erogativo, siamo oggi agente di sviluppo territoriale che opera accanto alle Amministrazioni Locali, al terzo settore e agli enti di rappresentanza portatori di progetti innovativi. Il nostro obiettivo è essere un interlocutore partecipe e sensibile, pronto a mobilitare energie, idee e competenze per la comunità: il lavoro realizzato all’interno della Cabina di regia è una sintesi importante di questo ruolo e uno strumento essenziale per programmare il futuro della nostra comunità provinciale, che consegniamo come importante eredità a coloro che amministreranno, nei prossimi anni, il nostro Ente», conclude Ezio Raviola, presidente della Fondazione Crc.