All’Istituto di Candiolo – IRCCS il futuro è oggi

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La Fondazione Piemon­tese per la Ricerca sul Cancro, una storia nata 37 anni fa con un unico obiettivo: realizzare in Piemonte un centro oncologico d’eccellenza dove convivessero le attività di ricerca con quelle di cura, per fornire ai pazienti le migliori terapie nel minor tempo possibile. E alla base di tutto questo, un modello unico nel suo genere: la persona sin dall’inizio è stata centrale. L’Istituto di Candiolo, infatti, è stato realizzato dalle persone per le persone. È la comunità ad aver dettato la strada da seguire, e man mano che arrivavano le donazioni si costruiva e si andava avanti. Il progetto iniziale dell’Istituto è terminato pochi anni fa con l’apertura di un Day Hospital all’avanguardia. Nel contempo la Fonda­zione Piemontese per la Ricerca sul Cancro si è sempre occupata di dotare il centro delle migliori risorse umane e tecnologiche. Oggi, gli obiettivi, il modello e la strada da seguire sono sempre gli stessi di quando è nata questa fantastica storia: si vuole sconfiggere la malattia, o meglio, si vuole ulteriormente sconfiggerla progredendo nella ricerca e, di conseguenza, nella cura.
In quest’ottica il lavoro e gli investimenti della Fondazione non si sono mai fermati. Nel 2021 sono iniziati i lavori di “Cantiere Candiolo”, un importante piano di sviluppo dell’Istituto, e oggi sono ormai concluse le opere del primo lotto: Onco-Lab e Recycle Lab. È iniziata inoltre la fase progettuale di una Biobanca, dove verranno raccolti e conservati i materiali biologici dei tessuti tumorali per sviluppare attività di ricerca clinica e soluzioni di medicina di precisione e personalizzata.
Sul fronte del parco tecnologico la Fondazione ha fatto importanti investimenti: sono entrati ad esempio, in funzione una nuova Tomotherapy di ultima generazione, alla quale ne seguirà una seconda in arrivo nei prossimi mesi, e un ecografo 3D in grado di unire le immagini della risonanza magnetica con quelle ecografiche per eseguire la Fusion Biopsy della prostata. Macchinari più efficaci, più efficienti, con una qualità superiore delle immagini e che consentono cicli di terapia più veloci, a tutto vantaggio dei pazienti.