È stato presentato venerdì scorso, nella Sala dei Quadri del Castello Roero di Monticello, il progetto di riqualificazione e valorizzazione del parco all’inglese realizzato nel 1827 dal giardiniere Giuseppe Mina secondo i disegni di Xavier Kurten, già autore delle trasformazioni del Parco Reale di Racconigi, sotto la guida di Marcellino Roda e su ordine del tenente generale cavaliere di Gran Croce conte Gennaro Francesco Roero.
I relatori, ospiti del conte Aimone e della contessa Elisa, erano la progettista Marialuce Reyneri di Lagnasco, l’agronomo Stefano Fioravanzo, la direttrice dell’Orto Botanico di Torino Consolata Siniscalco, il presidente di Turismo in Langa Filippo Ghisi e, quale moderatore, il giornalista della Stampa Andrea Parodi. Dopo gli iniziali saluti di benvenuto del conte Aimone Roero di Monticello, del sindaco Silvio Artusio Comba e del direttore del sito Unesco dei paesaggi vitivinicoli di Langhe, Roero e Monferrato Roberto Cerrato, è stato illustrato il progetto “Il parco del Castello di Monticello d’Alba: valorizzazione e fruizione di un luogo da sette secoli simbolo del Roero”, finanziato dall’Unione Europea con il bando Pnrr “Programmi per valorizzare l’identità dei luoghi: parchi e giardini storici”, con la collaborazione del Ministero della Cultura.
In Piemonte, sugli 89 progetti presentati, ne sono stati finanziati diciotto (dieci pubblici e otto privati) per un importo di 18,3 milioni di euro.
Nello specifico di Monticello, ecco i lavori che interesseranno il parco che si estende su una superficie di circa 36mila metri quadrati: recupero e cura di alberature di pregio, introduzione di nuovi elementi vegetali, alberi, arbusti e specie erbacee, nuovi tappeti erbosi; recupero della componente produttiva come l’orto, i frutteti e i vigneti; restauro impianti idraulici di interesse storico, impianto di irrigazione, impianto di illuminazione; opere di restauro delle opere murarie in cotto, degli elementi in pietra e degli intonaci di cisterne e peschiere; riqualificazione del sistema dei percorsi, rendendoli accessibili ai disabili.
Nella scarpata a Sud troveranno posto un doppio filare di ulivi e una nuova vigna; nella scarpata della prima salita saranno piantumate circa mille piante di rose suddivise in otto varietà mentre lungo la strada che sale al castello ci sarà una bordura di “rosmarinus officinalis prostratus”. Circa 600 piante saranno inserite nella piccola scarpata a Ovest, tra cui iris, lavanda, salvia, rosenteller, iperico, peverina, camedrio, eccetera. Ai piedi dei cipressi saranno piantati arbusti di mirto e sotto i tigli circa dodici varietà di spirea per un totale di 75 piante. Saranno invece circa 1.500 le piante che formeranno il sottobosco nell’area a Nord-Est del parco. Infine verrà creato un orto didattico che ospiterà anche una collezione di semi.
La nuova area sarà visitabile percorrendo tre sentieri che porteranno il nome delle figlie dei conti: Lucrezia, Domitilla e Clotilde. All’ingresso verrà collocato un piccolo padiglione, con biglietteria e bookshop, sulla cui copertura verranno installati pannelli fotovoltaici per un’illuminazione del parco ad alta efficienza energetica. È previsto inoltre il completo recupero del sistema di raccolta delle acque meteoriche, abbinato a un sistema di irrigazione. Oltre al percorso di visita tradizionale, se ne prevede uno sensoriale, dedicato a diverse categorie di utenza, ma in special modo a persone con disabilità, con particolare attenzione alle fragranze e colorazioni delle piante, all’alternarsi stagionale delle fioriture, alla loro capacità di stimolare i cinque sensi e la partecipazione del visitatore. Dovendo i lavori terminare entro il 31 dicembre 2024, l’appuntamento è per la primavera 2025 per ammirare quella che sarà certamente un’esplosione di colori che farà da cornice al suggestivo Castello dei Conti Roero di Monticello.
Articolo a cura di Elio Stona