Giletti e Ghisolfi in coro: «Si educhi all’economia»

Abbiamo colloquiato con i due protagonisti in vista del loro incontro del 19 a Villa Tornaforte

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Specie in un delicato contesto economico come quello odierno, la necessità di un’adeguata educazione fi­nanziaria diventa sempre più stringente.
È in questa direzione che si inserisce il prestigioso appuntamento di lunedì 19 dicembre, a Cuneo, quando la suggestiva sede di Villa Torna­for­te – di proprietà dell’editore Nino Aragno – ospiterà, a partire dalle 17,45, una conversazione pubblica che si an­nuncia pirotecnica e di grande attualità. Protagonisti due volti noti del piccolo schermo, entrambi molto legati al Piemonte e alla provincia di Cuneo: il popolare conduttore di La7 Massimo Giletti e il banchiere e scrittore Beppe Ghisolfi. Dopo il successo delle trasmissioni tv andate in onda nel corso della prima ondata pandemica, i due si ritroveranno a discutere di alfabetizzazione economica, avendo come punto di riferimento i manuali scritti da Ghisolfi, presentati da Giletti ed editi da Aragno.

La discussione assume, fin dal titolo, i contorni di un vero e proprio “Match”, con questioni che oscillano tra il dialettico e il dialogico. Dialettico, poiché con i vocaboli dell’economia finanziaria ancora oggi troppe persone non manifestano la familiarità necessaria. Dialogico, in quanto si tratta di una materia oggetto di proposte di legge su cui riprenderà, come è auspicabile, un confronto positivo nel nuovo Parlamento.
L’appuntamento, ideato dal­l’Ac­­cademia di Educa­zione Fi­nanziaria, fondata e presieduta dallo stesso Ghisolfi, vedrà anche il coinvolgimento del direttore generale, l’avvocato Alberto Rizzo, e del vicepresidente, il libero professionista Marco Buttieri.

Interpellato da IDEA, il professor Ghisolfi ci ha svelato l’origine dell’iniziativa, sottolineando con decisione l’importanza delle tematiche in agenda: «L’idea è stata del­l’Ac­cademia di Educa­zio­ne Finanziaria, ente di cui sono presidente. In particolare, è ve­nuta al vicepresidente Mar­co Buttieri, che ha spinto per presentare a Villa Aragno il mio ultimo libro – “Il Bigna­mino” – e anche il penultimo – “Abbecedario” – uscito durante la pandemia. Ha contattato Giletti, che ha accettato molto volentieri di fare da relatore. Sarà un confronto; a me interessa sottolineare il ruolo fondamentale che ha l’educazione finanziaria, fare in modo che si diffonda il più possibile e che diventi obbligatoria presto anche nelle scuole. È una cosa fondamentale, non si può capire l’economia senza conoscerne i termini principali».

Pronto all’appuntamento an­che Giletti, che ha rivelato a IDEA il suo coinvolgimento sia per il ritorno nel “suo” Piemonte sia per la profonda stima che nutre per Ghisolfi: «Mi fa sempre piacere tornare in Piemonte – ha dichiarato il conduttore tv al nostro giornale -. Significa rivivere la mia gioventù: la bellezza del territorio, anche trovare la nebbia ogni tanto; sono emozioni in­tense e che mi portano indietro negli anni. Qualsiasi luogo mi ricorda qualcosa e ovviamente, vivendo nella Ca­pitale, tutto questo sfugge, per cui quando torno me ne riapproprio. È un po’ un cibare l’anima, se dovessi dare una definizione. Il professor Ghi­solfi sarà la star della serata. È sempre interessante confrontarsi con chi conosce i meccanismi della finanza e ha idee su come gestire il denaro. Ho sempre detto che a Ghisolfi avrei affidato dei ruoli di vertice nel sistema: chi ha queste qualità e questa forte personalità dovrebbe essere sfruttato meglio dal Paese. Abbiamo una tendenza a parlare di competenza e di meritocrazia, ma nel momento in cui dobbiamo scegliere rimangono sempre sulla carta».

Sebbene la struttura dell’incontro sia pensata come quella tipica di una gara sportiva, come detto, il pensiero dei due protagonisti converge sulla necessità di un’educazione finanziaria chiara e precisa. «Più siamo in tempi di crisi – ha aggiunto Ghisolfi, da sempre sostenitore di questa teoria – e più diventa necessaria l’alfabetizzazione, che serve anche a difendere i nostri risparmi. Se non si sa nulla di economia non si è in grado di indirizzare i propri investimenti. Mentre anni fa non era considerato così importante, oggi tutto è legato all’economia: la guerra, la gestione delle materie prime, come il gas, il prezzo delle bollette. Quindi bisogna conoscere questi termini e, non a caso, i miei sono libri divulgativi, non scientifici, per fare in modo che anche un ragazzo possa capirli».

Dello stesso avviso Massimo Giletti, per il quale il problema è, prima di tutto, di natura culturale: «Purtroppo siamo “analfabeti”. Lo siamo, tristemente, nei sentimenti: ormai la velocità con cui si vive porta a non ascoltare gli altri, e lo siamo tecnicamente sulle conoscenze dei mezzi e delle nuove risorse. C’è molta gente che pensa ancora di conservare il denaro tenendolo sotto il materasso. È un percorso culturale, il nostro Paese è indietro in tutte le strutture. Questa analfabetizzazione ha dei risultati sul fare concreto dell’Italia, per cui ben vengano iniziative di questo tipo».
Per approfondire tali te­ma­tiche, dunque, appuntamento a lunedì 19: ingresso libero, previa prenotazione, alla mail [email protected].

Articolo a cura di Domenico Abbondandolo