Bra, Raschera e Toma Piemontese trionfano a Bra’s

Grande successo per il celebre formaggio Bra Dop che ha conquistato i palati, insieme alla salsiccia e alla focaccia, in occasione di questa attesa manifestazione e che è stato presente, con Raschera e Toma Piemontese, quale graditissimo ospite al rinomato Salone del Gusto di Torino

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Non ha deluso le aspettative Bra’s, l’emblematico evento che unisce le eccellenze dell’agroalimentare della Granda, le quali si sono date appuntamento dal 16 al 18 settembre nell’omonima cittadina del Roero. Tra i protagonisti incontrastati di questa tre giorni all’insegna del gusto non poteva di certo mancare il re dei formaggi, il Bra Dop che, insieme alla salsiccia e alla focaccia, ha fatto gli onori di casa inaugurando una stagione autunnale che si preannuncia pregna di sapore.

Il sipario si è alzato venerdì 16 con una cena stellata ideata dallo chef Gian Piero Vivalda (Antica Corona Reale di Cervere) che ha deliziato i presenti con eccezionali portate da due stelle Michelin, in occasione del Gran Galà della Salsiccia: una, in particolar modo, ha sedotto i palati dei commensali: il Risotto di Bra con zucca gialla, salsiccia, amaretti, aceto balsamico e Bra Duro. La sapidità di questa grande Dop ha reso ineguagliabile la più classica delle portate.

Ha riscosso un notevole successo anche la formula ideata per il weekend che prevedeva originali piatti disponibili a pranzo e cena, garantendo così a tutti la possibilità di esperire la versatilità di un simile formaggio, che ha danzato con gli ingredienti più eterogenei. Lo chef stellato Giovanni Grasso (La Credenza di San Maurizio Canavese) e l’executive chef Igor Macchia, ad esempio, l’hanno proposto all’interno del Bra’Salad, un manigotto in caesar salad all’interno del quale il Bra Duro si è splendidamente legato alla salsiccia. Per gli amanti dei sapori più morbidi e delicati ci ha pensato il Bra Tenero negli gnocchi al profumo di mandorla con agrumi e salsiccia.

Una delle novità di Bra’s 2022 è stata l’unione tra la cultura gastronomica locale e quella dal profumo orientaleggiante, come è emerso domenica 18 con gli chef Kim Seul Ki (Uri Sapori Condivisi di Roddino), Davide Grimaldi (Tako di Bra) e Vincenzo La Corte. Dalla focaccia con farina di riso di Bra, salsiccia laccata alla coreana e Bra Tenero ai ravioli piastrati ripieni di verdure, riduzione di cipolla e Bra Duro. Conclusione in bellezza con la Seppia Cbt, una commistione di salsiccia, cime di rapa e crema di Bra tenero, strepitosa sintesi dell’ecletticità di questo formaggio che ha trionfato anche in abbinamento con il pesce.

L’Ala di Corso Garibaldi si è quindi trasformata in una vera e propria cucina a cielo aperto, ridisegnando i menù della tradizione e tenendo conto di quelle specificità che da sempre la contraddistinguono. L’entusiasmo e la curiosità del pubblico (tra cui il governatore della Regione Piemonte Alberto Cirio, il quale ha espresso con un sorriso il piacere che deriva dall’assaggio del Bra Dop) che ha animato le strade di Bra è stata la concreta dimostrazione di come l’ensemble di queste eccellenze possa considerarsi la sinergia perfetta. Nel corso della manifestazione, il suggello di simili abbinamenti, sono stati rispettivamente il tagliere e la focaccia di Bra’s: due proposte per assaggiare le perle locali in ricette diverse tra loro. Esattamente come sono diverse le versioni in cui si presenta il Bra: Tenero, con una stagionatura di minimo 45 giorni, un sapore dolce e delicato oppure Duro, stagionato minimo 6 mesi e dotato di una personalità più forte e sapida. Sapori opposti che implicano abbinamenti studiati a regola d’arte, come dimostrato dalle sapienti mani degli chef che hanno dato una concreta riprova del modo in cui la creatività individuale possa originare ricette accattivanti partendo da materie prime che offrono il meglio di sé anche in purezza. Proprio quella che ha accompagnato la degustazione tenutasi per tutto il weekend dalle 12 alle 23 e che ha convinto gli avventori ad acquistare questi pregiati simboli della nostra cultura culinaria: a tale scopo, un’area ad hoc su Corso Cottolengo dove erano presenti altre due celebri Dop che, da secoli, rappresentano nomi imprescindibili all’interno del panorama lattiero caseario: il Raschera e la Toma Piemontese.

«Non possiamo che reputarci fieri e soddisfatti del successo di questa nuova edizione di Bra’s che si è confermata una formula vincente, capace di legare tutte le eccellenze del nostro territorio» ha commentato Franco Biraghi, Presidente del Consorzio di Tutela di Bra, Raschera e Toma Piemontese.
«Quando si parla di genuinità e gusto, questi tre grandi formaggi piemontesi sono sempre in prima linea, pronti a unirsi ad altre celebri perle dell’agroalimentare della Granda, quali la salsiccia e la focaccia di Bra. Ci teniamo a ringraziare l’organizzazione per averci così fortemente voluti all’interno di un momento tanto atteso: anche quest’anno abbiamo avuto la riprova che, se la squadra è quella giusta, i risultati arrivano sempre. Da parte nostra, continueremo a perpetuare quel connubio tra genuinità, gusto e versatilità che ci sta rendendo così orgogliosi».

Un rientro dalle vacanze in grande stile per i Consorzi di Tutela di Bra, Raschera e Toma Piemontese, che hanno inaugurato la stagione autunnale con una tre giorni di sapori e tradizioni alla quale si è sommata anche la presenza di questi rinomati formaggi piemontesi a un altro evento il cui nome è emblematico della propria essenza: Terra Madre – Salone del Gusto di Torino ha ospitato dal 22 al 26 settembre, presso il Parco Dora, le tre note eccellenze lattiero casearie che si sono nuovamente ricongiunte con alcune prelibatezze già incontrate a Bra’s, tra cui la celebre salsiccia. «Un’ulteriore conferma di quanto siano richiesti e apprezzati ovunque e in ogni contesto il Bra, il Raschera e la Toma Piemontese» ha concluso Franco Biraghi «simboli imprescindibili di un panorama gastronomico strettamente legato a questi nomi e ai loro sentori inimitabili».

Per chi non avesse avuto modo di partecipare a Bra’s o per chi desiderasse assaporare nuovamente il re dei formaggi, c’è un’occasione da non perdere: fino alla fine del mese il celebre Bra Dop sarà presente nei menù dei ristoranti cittadini che hanno deciso di inserire una simile prelibatezza insieme agli altri ingredienti di questo ricco festival del gusto. Non avete più scuse: venite a degustare il re dei formaggi piemontesi presso: Osteria Del Boccondivino, Osteria La Bocca Buona, Osteria Murivecchi, Ristorante Badellino, Ristorante Battaglino, Ristorante Il Principe, Ristorante La Bula, Spazio Cibo, Tako, Trattoria Centrostorico.

Articolo a cura di Linda Arnaudo