Fenomeno Styles: musica, cinema e tanto amore

L’ex One Direction sempre in primo piano. Dalla passione per l’Italia alla relazione con Olivia Wilde fino all’esordio a Venezia

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È già da un po’ che la popolarità di Harry Styles è in piena ascesa. Non che ce ne fosse bisogno, visto che l’esperienza adolescenziale con gli One Direction aveva fatto toccare vette altissime di successo al cantante e ora anche attore inglese fin dagli esordi. Ma negli ultimi mesi, per un motivo o per l’altro, il suo nome è stato sempre in primo piano.
Il riferimento più recente è al Festival del cinema di Venezia, dove Styles si è presentato appunto come debuttante all’interno di un film chiacchieratissimo come “Don’t worry Darlin”, accolto per la verità con grande scetticismo dalla critica che lo ha sostanzialmente bocciato. Nel ruolo di regista c’è Olivia Wilde, 38 anni, volto noto del grande schermo che proprio recentemente ha parlato della sua relazione – anzi di un «amore profondo» – con il più giovane (28) Harry. A fare coppia con la popstar, nel film, è Florence Pugh. Questo triangolo ha scatenato una serie di reazioni a catena. Ma non per gelosia: la storia comincia da lontano, dal 2020 quando il progetto cinematografico prende forma e Olivia annuncia che sul set con Florence ci sarebbe stato Shia Labeouf ma che in seguito ha lasciato la produzione. Al suo posto è arrivato proprio Harry Styles che nel frattempo ha anche avviato la relazione sentimentale con Olivia Wilde, in quel momento ancora impegnata con Jason Sudeikis, padre dei suoi due figli. Da qui una serie di complicazioni.
Dicono le malelingue che Florence Plugh non abbia approvato questa storia d’amore tra la regista del film e Styles e che da qui sia nata una frattura quasi insanabile. E come se non bastasse, a Venezia si è scatenato il gossip di un presunto sputo di Styles a Chris Pine, altro attore del film, durante il suo ingresso in sala. Tutto puntualmente smentito, nonostante le immagini (riviste alla “moviola” social) non abbiano chiarito del tutto l’episodio.
Tornando al punto, Styles in Laguna è stato un protagonista assoluto. Il suo arrivo, incorniciato dal clamoroso entusiasmo delle numerosissime fan, ha scosso subito l’ambiente.
Ma ancora prima degli osanna a Venezia, Styles ne aveva registrati in abbondanza in occasione della sua tournée italiana. Di sicuro, Harry Styles è ad oggi un brand molto efficace, che mette a segno hit su hit (“As It Was” sul podio della classifica singoli statunitense da settimane) e che rappresenta un ideale di (eterna) gioventù, tutto ciò che il mondo sembra chiedere a una popstar oggi che non a caso arriva da un talent e da un’esperienza pregressa con una band.
Nella scaletta dei due live (a Bologna e Torino) che il cantante britannico ha tenuto in Italia, solo un brano ha rievocato gli One Direction (“What Makes You Beautiful” mentre memorabile rimane il suo piccolo ma sentito omaggio all’Italia, paese che ama, una breve versione a cappella e in sing along assieme al pubblico di “Se Telefonando”, canzone datata di Mina e cantatissima dalle giovani fan.