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«Il mio sogno ora è lavorare sul mio paese, Boves. Anzi, fargli un regalo. Vorrei raccontare questa terra attraverso i visi delle persone che ci hanno vissuto e ne hanno fatto la storia». Racconta l’artista. «Due anni fa, durante un’esposizione delle mie opere, ho promesso che ci avrei lavorato e in questi mesi ho trovato spunti ed ispirazioni. Partendo dalle fotografie, sto disegnando i volti di uomini e donne che hanno passato la loro vita qui, camminato su queste strade e lasciato un segno importante. Vorrei una mostra in cui ognuno possa ritrovare un pezzo della sua famiglia o di sé, che si sviluppi un passaparola per andare a cercare i personaggi, un luogo in cui ognuno possa dire “quello è mio zio, guarda! E quella era mia nonna”, e da lì ognuno possa partire a raccontare le piccole e grandi storie di vita che formano l’anima di un paese. Certo la situazione attuale non aiuta, avevo in mente di realizzarla già lo scorso anno, ma non mi perdo d’animo, confido nella realizzazione tra non troppo tempo, magari per la festa del paese».
