Nel suo ultimo libro il caso di Derek Bernabei, condannato con tanti dubbi

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Sono passati tanti anni. Era il 2020 quando il giovane giornalista Alessandro Milan, dell’allora neonata Radio 24, si trovò a raccontare praticamente in esclusiva la storia di Derek Rocco Bernabei, un giovane italo-americano accusato e condannato con un processo indiziario per violenza sessuale e per l’omicidio della sua fidanzata, la diciasettenne Sarah Wisnosky. Fino alla fine, Derek respinse le accuse. Milan riuscì a ottenere un’intervista con il condannato, entrò in confidenza con lui. Fece dirette per la radio dal carcere. Derek raccontava l’anomala realtà di uno studente universitario bianco nella galera americana popolata dalle minoranze, quelle etniche e quelle mentali. Ecco perché Milan oggi sottolinea l’importanza dei movimenti come il Black Lives Matter: hanno portato all’evidenza di tutti la realtà americana della percentuale di neri che in carcere è triplicata.
Uno studio del Death Penalty Information Center ha informato che in totale i casi di errori giudiziari accertati, conclusi con una condanna e un’esecuzione sono aggiornati a 185. Un numero orrendo. E il caso di Bernabei non è (ancora) compreso tra questi. Si capisce allora per quale motivo Milan parli di ossessione, di quel pensiero fisso che lo ha portato a scrivere “Un giorno lo dirò al mondo” il libro edito da Mondadori (Strade Blu) che racconta la drammatica vicenda di Bernabei.
Quella circostanza ha rappresentato il primo passo di Alessandro Milan, milanese di Sesto San Giovanni, nel giornalismo. Ma non è stato l’unico racconto tra vita e morte che ha tradotto in un libro. Nel 2018 Alessandro ha scritto “Mi vivi dentro”, il racconto di una favola spezzata, quella di sua moglie Francesca Del Rosso, detta Wondy (come Wonder Woman), giornalista e scrittrice, protagonista di un’impari battaglia contro il cancro, che nel 2016 ha lasciato Alessandro e due figli. Il libro non è altro che il resoconto di una bellissima storia d’amore dove manca il lieto fine. Ma non la morale giusta: Alessandro lotta a sua volta, trova una nuova strada, e dopo un anno e mezzo. – quando esce il libro – può fare i conti con la realtà. Ce n’è ancora tanta da affrontare. È quella che narra in seguito in “Due milioni di baci”, libro che esce un anno più tardi e che accompagna la necessaria rinascita di Alessandro, la voglia di andare avanti tra le mille difficoltà di far crescere – da solo – due figli ancora piccoli come Mattia e Angelica. Perché in fondo «la vita è unita da un filo, come un romanzo che continua».