L’OP Joinfruit mette al centro le buone pratiche agricole e la salute dei consumatori

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Secondo il Rapporto della Commissione Europea sulle Prospettive Agricole dell’UE per il 2020-30 recentemente pubblicato, aumentano i consumatori “eco-attivi”, orientati all’acquisto da preoccupazioni per la salute, l’ambiente e il cambiamento climatico. Una crescita di consapevolezza che deve necessariamente trovare riscontro nelle pratiche produttive delle aziende agroalimentari italiane, dove già spiccano alcuni esempi virtuosi. È il caso dell’OP JOINFRUIT, una giovane realtà della provincia di Cuneo che, dalla sua fondazione, ha scelto di mettere la sostenibilità al centro delle sue attività.

“Il primario obiettivo della nostra Organizzazione – dichiara il Direttore dell’OP, Bruno Sacchi – è di ottimizzare ogni intervento agronomico pensando alla soddisfazione e al benessere del consumatore, senza mai dimenticare la salvaguardia del territorio. La tutela dell’ecosistema, la bontà del prodotto e la salute di chi acquista, sono aspetti di primaria importanza per tutti i nostri coltivatori: abbiamo il privilegio di produrre un alimento come la frutta, ricca di proprietà nutrizionali fondamentali per la salute pubblica, e questo ci rende in qualche modo dei veri e propri ambasciatori della sana alimentazione”.

Soddisfare i consumatori che oggi richiedono alimenti freschi, sani e prodotti in maniera sostenibile, è tra le principali ambizioni dell’OP JOINFRUIT, quotidianamente impegnata nel miglioramento delle potenzialità organolettiche dei suoi prodotti attraverso una più attenta gestione della coltivazione e della raccolta, così da offrire livelli di salubrità di eccellenza, sempre in sintonia con l’ambiente. Tra le proprie coltivazioni, l’OP JOINFRUIT vanta prodotti tipici del territorio come le Mele Rosse Cuneo IGP, l’Actinidia di Cuneo, comunemente conosciuta con il nome di kiwi, registrata nell’elenco dei PAT (Prodotti Agroalimentari Tradizionali) e le susine Angeleno, una varietà di origine cino-giapponese molto apprezzata per le sue caratteristiche nutrizionali e di conservazione.

“Sono prodotti che esaltano la vocazione del territorio – continua Bruno Sacchi – ma che hanno anche un ruolo funzionale nella salute dei consumatori: frutta e verdura sono la chiave per contrastare e prevenire le più comuni malattie, un ruolo reso ancor più evidente dal Coronavirus, che ci ha ricordato come sia fondamentale prendersi cura del proprio corpo. La prospettiva di una vita qualitativamente migliore si cura da giovani, non quando ormai è troppo tardi”.

Non è un caso che durante il periodo di lockdown la spesa alimentare degli italiani abbia privilegiato l’acquisto di verdura e frutta, che contengono le vitamine consigliate anche dall’Istituto Superiore di Sanità: il comparto della frutta ha fatturato alla distribuzione l’11% in più rispetto all’analogo periodo 2019, La frutta fresca ha sin dall’inizio mostrato una buona tenuta grazie a mele e kiwi. Anche per il comparto degli ortaggi gli acquisti domestici hanno mostrato da subito un certo incremento portando il complessivo di spesa per i primi nove mesi a un +8,4%.

“In particolare – ricorda Bruno Sacchi – tra le nostre produzioni il kiwi è un frutto ricchissimo di vitamina C, nutriente essenziale per il buon funzionamento del sistema immunitario, la Mela Rossa di Cuneo IGP, oltre a una croccantezza e una brillantezza di colore straordinarie (dovute alle caratteristiche pedoclimatiche del territorio), contiene quercetina, un flavonoide che agisce come antiossidante e, infine, la Susina Angeleno ha effetti protettivi sul sistema cardiovascolare, le cui patologie rappresentano notoriamente il rischio di comorbilità particolarmente rischiose nei casi di Covid 19”.

c.s.