Banca d’Alba dona un mezzo anti Covid

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Nei giorni scorsi, nella centrale piazza Risorgimento, ad Alba, è stato inaugurato il nuovo mezzo donato da Banca d’Alba ad Asava (Asso­­ciazione servizio autisti volontari ambulanza) che consentirà di sottoporre a tampone i pa­­zienti positivi o sospetti tali al Covid-19, con una ottimizzazione delle risorse umane.

Il mezzo donato dalla banca, e acquistato presso l’azienda albese Caravan Langhe, è stato predisposto in modo da offrire la massima flessibilità di utiliz­zo in quanto dotato di sofisticati sistemi di comunicazione radio e sistemi di interscambio di dati. Il personale sanitario, messo a dispo­sizione dell’Asl Cn2, si occuperà di sotto­porre i pazienti al tampone utilizzando tutte le attenzioni necessarie per garantire la massima sicurezza delle persone, convocandole ad orari ben precisi presso il sito dove si svolgono i prelievi. Al loro arrivo i pazienti vengono identificati e registrati in base agli elenchi forniti dall’Asl, poi transitano all’interno di un tunnel dove l’operatore sanitario effettua il tampone senza che il paziente debba scendere dal proprio autoveicolo. Questa modalità permette di garantire la necessaria sicurezza e un numero maggiore di tamponi: se un operatore sanitario, recandosi presso il domicilio del paziente, può effettuare in media 10 tamponi al giorno utilizzando 10 kit di dispositivi di protezione personale, con questa modalità itinerante possono essere effettuati oltre 15 tamponi all’ora con l’utilizzo di un solo kit.

Al termine di tale progetto, denominato “Drive through”, l’unità mobile potrà essere utilizzata per effettuare i test sierologici presso aziende e comuni. Tino Cornaglia, presi­dente di Banca d’Alba dichiara: «La nostra banca ha sempre dimo­strato impegno e attenzione alla cura e alla prevenzione sanitaria a beneficio del territorio. Questo è un dono dei nostri oltre 58 mila soci alla comunità, un gesto importante di cit­tadinanza attiva del quale possono andare fieri». Daniele Blengio, presidente Asava: «Tale progetto consente di effettuare un’indagine dia­gnostica circa l’epidemia, in modo strutturato e di pros­simità anche su aree disagiate. Grazie ai soci di Banca d’Alba è stato possibile acquistare questa unità di coordinamento locale che mediante sistemi integrati di alta tecnologia permet­terà la più completa versatilità del mezzo a favore dell’intera popolazione». «Sarà possibile effettuare tanti tamponi con pochi operatori e avvicinarsi agli abitanti del territorio evitando rischi di contagio nei trasferimenti. Ringraziamo Banca d’Alba e i volontari di Asava», ha sottolineato il direttore generale Asl Cn2 Massimo Veglio.