Emergenza Covid-19: cosa fanno (e dicono) i sindaci del Roero

Un corale appello allo “stare a casa”: le voci dei primi cittadini, tutti in prima linea

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Carla Bonino, sindaco di Vezza d'Alba

I sindaci? Ci sono, in tanti modi, nei giorni in cui l’emergenza sanitaria legata al Covid-19 ha stravolto il senso normale della parola “quotidianità”. Anche nel Roero, ci sono: tenendo fede a quel principio, fatto di diritto e di dovere, che vuole i Comuni come realtà che rappresentano intere comunità, e ne tutelano gli interessi.

Agiscono come buoni padri, i primi cittadini, pure nella Sinistra Tanaro: ed è opportuno, allora, fare un giro di sensazioni in un mare di emozioni vive, sincere, dirette, espresse tra telefono e social networks, in una fine dell’inverno che toglie ogni spirito alla mobilità fisica. E ci mancherebbe altro, visti i dettami e gli appelli che i sindaci stessi stanno emanando.

Come quello, molto accorato, che da Vezza d’Alba ha espresso Carla Bonino alla prima comunicazione di positività al tampone di una cittadina, giunta dall’Asl Cn2. Queste le sue parole, in una conference call notturna: Il virus, ormai, viaggia con noi: non uscite, i nostri servizi sociali sono vicini alle persone più bisognose. Attenetevi alle regole: sono in corso controlli molto severi, e la nostra salute viene prima di tutto.

Da Castagnito, parla il sindaco-medico Carlo Porro: «Non uscire di casa è la prima forma di prevenzione, il miglior vaccino originario, e non costa nulla. Per dirla con Re Artù, “niente sacrificio, niente vittoria. E sapremo vincere, se saremo uniti e coesi, in questa grande battaglia: senza armi, ma con tanta consapevolezza. Il rischio di contagio, in questo momento, è troppo elevato e pericoloso: “non uscire” (se non per ragioni di necessità urgente e giustificabile) diventa quindi un modo per aver cura di sé, delle nostre famiglie, della nostra società. Non è solo un discorso legato alle possibili sanzioni e alle conseguenze penali, in caso di controlli effettuati dalle Forze dell’Ordine: sappiamo che le vere regole non sono figlie di una “linea dura”, ma invece di un comune buon senso in cui ognuno ha rispetto del prossimo».

Magliano Alfieri: c’è l’esternazione della prima cittadina Giacomina Pellerino: «La grande differenza tra un’influenza epidemica ed il coronavirus è che quest’ultimo è estremamente più infettivo e si trasmette con enorme facilità. La gravità sta proprio in questo: nella velocità di trasmissione e nel rischio di infettività alta, nonché il fatto che una parte dei pazienti da malati ordinari possano avere necessità di terapia intensiva. Su una popolazione “inconsapevole” si aumenta, quindi, la percentuale dei potenziali ricoverati in terapia intensiva, con il rischio di collassare il servizio ed aumentare, di conseguenza, anche la mortalità. Quindi: non abbiate timore di stare a casa».

A Priocca, il sindaco-senatore Marco Perosino, sta peraltro conducendo la campagna di acquisto di nuovi lotti di mascherine fungendo da coordinatore per la distribuzione nei Comuni roerini interessati: a partire dal nuovo lotto di produzione targato Miroglio, in modo da rifornire il territorio con questo dispositivo e secondo le qualità conformi alla legge, ed efficaci: «Stiamo vivendo una forma di guerra contro un nemico invisibile. Quando vedevamo certe immagini televisive di un mese fa in Cina ci sembrava impossibile, sembrava un film. Era la verità, e ora ci siamo dentro noi. L’epidemia è vera e grave, non sono storie raccontate per motivi oscuri. E’ una attimo trovarsi nel baratro. In attesa dei probabili provvedimenti più restrittivi, necessari per non continuare a vivere questi giorni di tristezza e di paura. Soltanto interrompendo i contatti con e tra le persone si possono ridurre i contagi».

Il sindaco di Montà, Andrea Cauda, ha fatto assegnamento alla tecnologia: «I social networks sono i nostri Abbracci ai tempi del coronavirus I vari social network in questo momento di #iorestoacasa, sono diventati i nostri abbracci: non ci permettono di toccarci ma almeno di vederci e di condividere, seppur a distanza. Solo con la collaborazione di tutti, si può contrastare la diffusione del virus».

Da evidenziare, a Monteu Roero, il messaggio di Michele Sandri: con la videoconferenza a quattro mani con il dottor Giancarlo Angeleri, storico medico monteacutese. «In questi giorni, in cui ho vissuto anche in difficoltà comunicativa a causa di un personale black-out tecnico dai social networks, in molti mi hanno contattato per sapere se davvero c’era stato un caso positivo in una nostra frazione. La risposta è stata: “no”. Raccomandiamo soprattutto di tenere fede, in fatto di comunicazione, ai canali ufficiali: per evitare la diffusione di notizie non veritiere. Non c’è nessuna bella figura a sapere per primi le cose, non si diventa “primi della classe”: non mettiamo in giro informazioni se non ne siamo sicuri, facciamo affidamento ai mezzi istituzionali, in primis. E stiamo a casa, soprattutto».

Sandri ha fatto presente di essere a disposizione di tutti per ogni necessità: mettendo in circolo il suo numero di telefono, 366/71.95.628 per ogni eventualità.

Canale, capitale del pesco e del Roero, con il sindaco Enrico Faccenda, ormai onnipresente «Desidero ringraziare i tantissimi Canalesi che, con sacrificio, si attengono alle norme imposte dal governo, una su tutte quella di non uscire di casa. Purtroppo però ci sono ancora troppe persone, forse anche dei comuni confinanti , che escono senza motivo. Per questa ragione, grazie alla collaborazione tra i carabinieri della stazione di Canale e la Polizia Locale, verranno intensificati i controlli e le relative sanzioni e denunce. Vogliamoci bene, stiamo a casa».

Bello, nel suo pensiero alle famiglie, l’invito a creare e condividere disegni, creazioni e spunti di idee a partire dall’arcobaleno divenuto un po’ il simbolo della campagna #iorestoacasa: subito raccolto da mamme, papà e bambini, come un piccolo segno di speranza affiorato in quella linea immaginaria che parte dai balconi (cui sono apparse, da più parti, anche bandiere tricolori) e arriva agli smartphones, passando per tratti di pennarello e piccole mani. L’infanzia: tesoro da difendere, soprattutto in questi giorni.

A Santa Vittoria d’Alba, Giacomo Badellino è analogamente ormai attivo a tutto campo: «I nostri uffici comunali sono a disposizione, cosi come gli amministratori, in qualsiasi momento che avete difficoltà o preoccupazioni sul vostro stato di salute chiamate il vostro medico curante oppure il dipartimento di prevenzione di Alba al n. 0173/316619 e sapranno darvi le indicazioni da seguire. assessori e consiglieri sono costantemente aggiornati, teniamo giornalmente contatti con gli altri sindaci del territorio per monitorare la situazione anche oltre il nostro Comune».

Sommariva del Bosco ha attivato il Centro Operativo Comunale per la gestione dell’emergenza in conformità alle disposizioni in materia di protezione civile e sicurezza. La sala operativa è stata allestita in Piazza Seyssel n. 1, dalle 7,30 alle ore 19,00 con reperibilità H24 ai numeri 0172/566211. Ciò, fino a cessata esigenza «al fine di assicurare l’attività di informazione e assistenza alla popolazione per quanto attiene all’emergenza Coronavirus», come comunicato dal vice sindaco Marco Pedussia.

A Guarene, il sindaco Simone Manzone ha dato segnali concreti: ringraziando in primis i vigili Giorgio Ranuschio e Flavio Ferrero (attivi storicamente nella convenzione di Polizia Locale con Castagnito) per il servizio prestato su strada in fatto di controlli ma soprattutto di informazione alla cittadinanza. Confermando il mercato del capoluogo, per ora (seppur solo per i generi alimentari), Manzone ha fatto sapere, via socials: «Il nostro gruppo di amministratori si sta mettendo a disposizione di tutti, anche lavorando da casa, per l’attuale e per il futuro».

Importante, da Baldissero d’Alba, il monito del primo cittadino Michele Lusso: «Purtroppo, ci stanno giungendo segnalazioni di sconosciuti che si presentano a casa delle persone anziane per offrire assistenza. Occhio alle truffe: solo gli operatori del Consorzio Socio Assistenziale sono autorizzati a prestare tale servizio, e solo su richiesta dei cittadini stessi». Gli ha fatto eco il collega Elio Sorba da Govone: «In caso di dubbi, contattate il 112. Di certo, nessuno si presenta a casa per fare il tampone».

Serissimo, il parere di Giovanni Molino come sindaco di Castellinaldo d’Alba, uno dei centri più piccoli (sotto i mille abitanti: unico caso assieme a Montaldo Roero): «Questa situazione non è assolutamente da sottovalutare: se manterremo un comportamento responsabile, sapremo superare anche questa prova».

Intanto, si allunga la lista dei centri che hanno attivato i servizi di spesa a domicilio e consegna dei farmaci: oltre ai paesi già citati su queste pagine nei giorni scorsi, si aggiungono al circolo solidale Baldissero d’Alba (338/35.26.417, il numero di riferimento), Sommariva del Bosco: (337/12.47.533) e Govone, che ha confermato la disponibilità alla consegna dei pasti “a casa” per gli anziani, preparati dalla Casa di Riposo Informazioni allo 0173/58.103, in Comune, ove è possibile reperire appunto anche tutte le informazioni per i servizi di spesa a domicilio.

Paolo Destefanis