Insulti e bestemmie dei tifosi all’arbitro: respinto il ricorso dell’Olimpic Saluzzo

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Aveva fatto discutere, generando una vera e propria querelle, la pesante multa inflitta all’Olimpic Saluzzo nelle scorse settimane, complice il presunto comportamento scorretto dei tifosi gialloblù nei confronti di Serena Ghiazza, direttore di gara nel match contro l’Azzurra.

Come preannunciato, la società del Marchesato ha presentato ricorso, adducendo la seguente motivazione:

“La società ricorrente nega le condotte addebitate al proprio pubblico ed afferma che questo era composto da non più di 35 persone per lo più parenti ed amici dei giocatori e che non si sarebbero mai abbandonati ad ingiurie, bestemmie o a pronunciare frasi discriminatorie all’indirizzo della direttrice di gara”.

Nulla da fare, però, con una netta bocciatura da parte della Lega Nazionale Dilettanti:

“Il ricorso è infondato e non merita accoglimento. Giova preliminarmente ricordare che, nel giudizio sportivo il referto arbitrale costituisce piena prova e non può essere disatteso da semplici dichiarazioni di diverso tenore (Art.. 35 C.G.S).
Nel caso di specie, il provvedimento del Giudice Sportivo recepisce in modo impeccabile un referto molto preciso nel riportare le ingiurie, bestemmie e frasi dal chiaro contenuto discriminatorio rivolte dal pubblico all’indirizzo dell’arbitro donna.
Tutte le sanzioni applicate sono pienamente congrue alla gravità dei fatti descritti atteso che quella relativa alla gara a porte chiuse non sarà eseguita se, nel periodo di prova di un anno, i sostenitori dell’OLIMPIC SALUZZO dimostreranno di aver acquisito un maggior grado di civiltà sportiva, mentre l’entità di quella pecuniaria è pienamente adeguata a censurare la volgarità della condotta addebitata”.

La società saluzzese, quindi, dovrà pagare la multa, non ancora versata.