Evento al Parlamento Europeo per l’IPG “Vitelloni Piemontesi della coscia” | L’eurodeputato Cirio: «I marchi sono una tutela per la qualità dei nostri prodotti»

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A poco più di due mesi dall’iscrizione ufficiale nel registro delle Indicazioni geografiche protette, il riconoscimento del marchio Igp alla carne di “Vitelloni Piemontesi della coscia” verrà festeggiato la prossima settimana a Strasburgo, con un evento al Parlamento europeo organizzato dall’eurodeputato Alberto Cirio.

L’appuntamento è in programma martedì 4 luglio, in occasione dell’ultima plenaria dell’Europarlamento prima della pausa estiva.
Porteranno il proprio saluto il Presidente del Parlamento Ue, Antonio Tajani, e il Commissario UE all’Agricoltura, Phil Hogan, accanto al messaggio di saluto dell’Assessore all’Agricoltura della Regione Piemonte, Giorgio Ferrero.

 

Sarà l’occasione per approfondire il ruolo dei marchi di certificazione, di fronte alla crescente necessità di tutela per le eccellenze agroalimentari europee.
Interverranno il presidente e il vice presidente della Commissione Agricoltura del Parlamento Ue, Adam Siekierski e Paolo De Castro, il presidente dell’Intergruppo Vino Herbert Dorfmann, e Carlo Gabetti, presidente di Coalvi

«Gli allevamenti della Razza Piemontese rappresentano una delle eccellenze produttive del nostro territorio – sottolinea Alberto Cirio, membro della Commissione Agricoltura e della Commissione Sicurezza alimentare del Parlamento europeo – Puntare su una qualità riconosciuta è l’unico modo per fronteggiare l’invasione di prodotti stranieri meno garantiti, ma anche campagne allarmistiche che rischiamo di generare confusione e disinformazione tra i consumatori. L’Igp per i Vitelloni Piemontesi della coscia certifica una carne dalla qualità unica, frutto del grande lavoro dei nostri allevatori e di Coalvi. Con un impegno e una serietà finalmente premiata anche dall’Unione europea».

 

Con oltre 300.000 capi allevati e circa 5.000 allevamenti, la Razza Piemontese assicura, in Piemonte, una produzione lorda vendibile superiore ai 500 milioni di euro. Il fatturato generato dall’intera filiera (logistica, macchinari, mangimistica, macellazione e sezionamento) supera il miliardo di euro. Il 60% è allevato nella provincia di Cuneo, e il restante 40% nelle province di Torino, Asti, Alessandria Vercelli e Novara.
Gli allevamenti che caratterizzano la razza bovina Piemontese sono ancora di piccola e media dimensione ed assicurano un presidio del territorio fondamentale alla salvaguardia dell’equilibrio ambientale. Quasi 30.000 capi di Razza Piemontese salgono ancora, ogni anno, agli alpeggi, svolgendo in tal modo un prezioso servizio di tutela ambientale gratuita di cui beneficia tutta la comunità.