Consiglio europeo, Consiglio dell’Unione europea e Consiglio d’Europa: facciamo chiarezza

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L’Unione europea è un macchinario complesso, ma di certo non ha semplificato la vita dei suoi cittadini chiamando in maniera molto simile queste tre “riunioni”, che in comune hanno davvero poco, oltre al nome: Consiglio europeo, Consiglio dell’Unione europea e Consiglio d’Europa. Come distinguerli, dunque, tra loro?

Tra i tre, quello più citato dai media nazionali è sicuramente il Consiglio europeo: esso, infatti, si compone dei capi di Stato e di governo degli Stati membri dell’UE (Meloni, per l’Italia) che si riuniscono con cadenza semestrale per delineare le direttrici politiche dell’Unione. Esso è dunque un’istituzione dell’Unione europea, così come il Consiglio dell’Unione europea (detto anche “Consiglio dei ministri”). Tuttavia, quest’ultimo si differenzia dal primo in quanto composto da ministri dei governi nazionali di ciascuno Stato membro, che si riuniscono per settore: dunque, periodicamente, si riuniranno tutti i ministri dei 27 Stati membri, ad esempio dell’agricoltura, al fine di prendere decisioni in merito a diverse questioni. Il Consiglio dell’UE, infatti, insieme al Parlamento europeo ha potere legislativo, e può proporre emendamenti sulle proposte della Commissione europea attraverso la procedura legislativa ordinaria, nella quale rappresenta gli interessi degli Stati.

Non è, invece, un’istituzione comunitaria il Consiglio d’Europa: esso, infatti, è un’organizzazione internazionale con sede a Strasburgo nata subito dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, nel 1949. Riunisce 46 paesi democratici europei con l’obiettivo di promuovere la democrazia e di proteggere i diritti umani e lo stato di diritto in Europa.

Tre Consigli fondamentali nella storia dell’integrazione dell’Unione europea, ciascuno con il proprio ruolo e ciascuno molto più vicino ai cittadini di quanto non si possa pensare: sia il Consiglio europeo che il Consiglio dell’UE, infatti, sono composti da rappresentanti dei governi dei singoli Stati membri, di cui portano interessi e priorità di fronte alle istituzioni sovranazionali. Essi rappresentano, dunque, un tassello molto importante dell’impianto democratico dell’UE, fondato sull’interazione di istituzioni sovranazionali (come Parlamento europeo e Commissione europea) ed intergovernative (i Consigli, appunto), lasciando spazio a trattative tra interessi sovranazionali, nazionali e dei cittadini europei.