Tutto esaurito per la celebre commedia “I maneggi per maritare una figlia”

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La rassegna “Prosa” del Sociale di Alba porta sul palcoscenico due fuoriclasse della scena teatrale italiana: Tullio Solenghi ed Elisabetta Pozzi, con l’esilarante commedia “I maneggi per maritare una figlia”, mercoledì 20 marzo, alle ore 21.

I posti sono esauriti, ma per eventuali disdette ci si può presentare la sera stessa dello spettacolo a Teatro. Per informazioni contattare la biglietteria al numero 0173 292470-472.

 

Genova, anni ’50, Steva è un piccolo imprenditore semplice e mite, continuamente vessato dai rimbrotti dell’acida moglie Giggia. I due coniugi, non più giovanissimi, sono impegnati nella scrupolosa ricerca di un “buon partito” per maritare la loro unica figlia Metilde. La sgangherata selezione ha inizio, in un continuo andirivieni di candidati più o meno papabili che genera un crescente vortice di intrighi, malintesi, gag, battibecchi e risate.

 

Uno dei più celebri attori del nostro Paese, Tullio Solenghi, icona della comicità nazionale, si calerà nei panni di uno dei più grandi personaggi genovesi di sempre, Gilberto Govi, nella commedia più conosciuta e amata del suo repertorio, all’interno della quale dialetto e italiano si mescolano attraverso un sapiente e godibile equilibrio.

 

Solenghi, che ne cura anche la regia e che dell’indimenticato attore sembra prendere in prestito non solo le movenze e le espressioni, ma anche l’anima, ha capito che Govi non è stato solo un drammaturgo, ma il creatore di una vera e propria maschera, con tutto il suo universo collegato. Per entrare nel personaggio, si sottopone ogni sera a una lunga sessione di trucco e il risultato è una trasformazione davvero strabiliante. “È una sorta di clonazione”, scherza l’interprete. “Penso sia necessario riportarlo sul palcoscenico nel modo più fedele possibile. Per me quella di Govi è una “maschera” senza tempo, paragonabile a quella di Arlecchino, ed è con questo rispetto e con questa dedizione che ho voluto interpretarlo”.

 

Accanto a lui la straordinaria Elisabetta Pozzi che, per l’occasione, abbandona il ruolo di grande eroina del teatro drammatico per dare vita al personaggio esplosivo di Giggia. Nata a Genova e formata alla scuola del teatro stabile genovese, non ha avuto alcun problema a trasformarsi a sua volta in un clone di Rina Govi, cadenza strascicata genovese compresa.

 La scena e i costumi dello spettacolo sono realizzati da Davide Livermore, che, giocando con il bianco e nero, omaggia le commedie goviane trasmesse in tv negli anni Sessanta.

 

Per acquistare i biglietti per gli altri spettacoli della stagione 2023/2024, la biglietteria del Teatro, in piazza Vittorio Veneto n. 3, sarà aperta tutti i giovedì dalle ore 15:00 alle ore 18:00 e due ore prima dall’inizio della recita. I biglietti sono, inoltre, acquistabili anche online su www.ticket.it e presso la Libreria La Torre, via Vittorio Emanuele n. 19/G.