Il 20 novembre è la Giornata mondiale per l’infanzia: tanti gli strumenti messi a disposizione dalle istituzioni per tutelare i minori

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Bambini picchiati, sfruttati o abbandonati. Ragazzi che fuggono da casa, o che si trovano in condizioni di disagio per l’uso di alcol, droga o farmaci. E che subiscono aggressioni o sono vittime di “bullismo”. Ma anche giovani sempre più tecnologici che chattano, dialogano attraverso la Rete, e a volte sono vittime di adescamenti on line o sextortion o sono attratti da gruppi social pro anoressia e bulimia; in molti casi i genitori non sono al passo con le loro conoscenze informatiche.

Si celebra il 20 novembre, come ogni anno, la giornata mondiale per l’infanzia per ricordare il giorno della firma (avvenuta nel 1989) della Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia che tutti devono conoscere e rispettare.

La Polizia di Stato, insieme a molte altre istituzioni, si occupa di tutelare la libertà e la sicurezza dei bambini e di difenderli dalle violenze e dagli abusi degli adulti. Sono migliaia ogni anno i minori vittime di violenze che nella maggior parte dei casi avvengono tra le mura domestiche, ma anche per strada o nei parchi. Oggi poi lo sviluppo di Internet ha aperto nuove possibilità di adescamento, ancora più subdole, e per questo motivo anche gli investigatori hanno rafforzato il loro lavoro di controllo sulla Rete.

Nell’astigiano, come a livello nazionale, il trend delle delittuosità che maggiormente colpiscono i minori di anni 18, rispetto al 2022, risulta in decrescita e pertanto gli episodi registrati restano, per fortuna, casi isolati. Ma in questa Giornata è utile sottolineare l’importanza dei diversi strumenti messi a disposizione dalle istituzioni per tutelare i minori, ad iniziare dal Numero Unico di Emergenza 112 e dal 114 Emergenza infanzia, un servizio di emergenza rivolto a tutti coloro vogliano segnalare una situazione di pericolo e di emergenza in cui sono coinvolti bambini e adolescenti.

Innovativa e di rapido utilizzo, soprattutto per le generazioni più giovani è l’app YouPol della Polizia di Stato, attraverso la quale chiunque può segnalare notizie ritenute utili alla ricerca e al rintraccio di persone scomparse: è possibile, infatti, trasmettere in tempo reale messaggi e immagini agli operatori della Polizia di Stato impegnati nelle Sale operative delle Questure.

Diverse sono le iniziative della Polizia di Stato a favore dei minori. Ricordiamo, ad esempio, la campagna informativa di sicurezza ”Una vita da social” per l’uso consapevole della Rete e dei social network rivolto agli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado, ai loro insegnanti e ai loro familiari.

E proprio ad Asti la Questura ha promosso la diffusione nelle scuole dell’agenda scolastica “Il mio diario” realizzata dalla Polizia di Stato: insieme ai poliziotti nelle scuole astigiane sono stati affrontati i temi della salute, sport, cura dell’ambiente, inclusione, educazione stradale, corretto uso di Internet e dei social, bullismo e cyberbullismo, oltre alle tematiche dello sviluppo sostenibile e della cittadinanza digitale, in modo da proporre lo strumento anche come supporto alla didattica nella formazione dei cittadini di domani.

Alcuni dei valori raccontati su “Il mio diario” sono strettamente legati con lo sport. E proprio al mondo dello sport guarderà l’anno prossimo la Polizia di Stato – Questura di Asti che, con il prezioso contributo di ex atleti delle Fiamme oro, coinvolgerà i ragazzi dei gruppi e delle società sportive e le loro famiglie.

Insomma, una ricorrenza importante: la Polizia di Stato, da sempre impegnata nella tutela della libertà e della sicurezza dei bambini, anche in occasione di questa ricorrenza continuerà ad operare in difesa dei più piccoli, spesso incapaci di chiedere aiuto o di riconoscere il problema che li attanaglia.