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La Regione in prima linea, Carosso: «Proposta culturale che arricchisce l’intero Piemonte»

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Un contributo prezioso per la realizzazione del Mudet è arrivato dalla Regione Piemonte. Spiega il vicepresidente regionale del Piemonte, Fabio Carosso (nella foto a destra): «Ad Alba abbiamo inaugurato il Mudet, il Museo del Tartufo che racconterà per tutto l’anno il mondo del tartufo: gli aspetti naturalistici, storico-culturali e gastronomici». «Il Mudet – prosegue Carosso – fa parte del­l’Accordo del Museo Diffuso, realizzato in collaborazione con il Comune di Montà, e permetterà di far conoscere il territorio che ci regala questo prezioso fungo ipogeo. Al centro, la cerca e la cavatura, con i suoi protagonisti: i tartufai e i cani. Cerca e cavatura che, peraltro, sono state riconosciute patrimonio culturale immateriale dall’Unesco». «Al Mudet – ha poi rimarcato il Vicepresidente – si possono ammirare gli scatti del fotografo Steve McCurry, che costituiscono l’allestimento “Truffle hunters and their dogs”, realizzato con il contributo di Regione Pie­mon­te e Centro Nazionale Stu­di Tar­tu­fo. I tartufai e i cani, con i loro ri­ti, sono i protagonisti del­l’e­spo­sizione nella galleria del Mudet per far conoscere la cultura che è racchiusa nel prezioso tartufo». «In questi anni – ha concluso il vicepresidente Ca­rosso -, la Regione ha proseguito le politiche di investimento sia nelle tartufaie e nel mantenimento delle piante che ci regalano questo splendido prodotto sia nella promozione del tartufo bianco e di quello nero. La stagione delle fiere del tartufo è al culmine e, quindi, riuscire ad accompagnare un’offerta gastronomica con la tradizione culturale ben rappresentata dal Mudet arricchisce il nostro Piemonte».

BaNNER
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