La Fiera Nazionale del Marrone è qualcosa di unico. Perché? Chi la conosce non ha certamente bisogno di spiegazioni, ma chi ancora non l’ha provata deve sapere che l’evento promosso nel capoluogo della Granda, oltre ai tantissimi momenti esclusivamente enogastronomici e al percorso visita espositivo, dedica un ampio spazio pure all’artigianato d’eccellenza, ai laboratori didattici, alle iniziative culturali, alle proposte turistiche, alle mostre, agli spettacoli e ai concerti.
Considerando il programma davvero infinito di appuntamenti, è impossibile riportarli tutti in questo speciale (anche perché diverse di queste iniziative, nel momento in cui scriviamo l’articolo, sono ancora in fase di definizione). Pertanto, il nostro consiglio, per non perdere nemmeno un aggiornamento, è di visitare il sito ufficiale della manifestazione: Marrone.net, soffermandosi in particolare sulla sezione “Gli eventi del Marrone”. Detto ciò, passiamo in rassegna gli eventi principali. La Fiera verrà inaugurata venerdì 13 ottobre, alle 11, nella Sala San Giovanni, in via Roma 4. Poi via alla festa, con il cuore della kermesse che sarà proprio tra via Roma, piazza Galimberti, piazza Virginio e piazza Europa (per maggiori dettagli si veda la pagina di questo speciale dedicata ai luoghi dell’evento).
Il centro della città si riempirà così di profumi, sapori e colori, permettendo di gustare e apprezzare la castagna cuneese, oltre ai migliori prodotti enogastronomici e artigianali della provincia di Cuneo e anche di altre aree italiane e addirittura d’Europa. Il tutto all’insegna della qualità e dell’eccellenza. Dopo le soste (d’obbligo) dai caldarrostai e dagli stand dedicati all’enogastronomia e alle produzioni di qualità, si potranno vivere tante altre iniziative coinvolgenti. È il caso, ad esempio, dello spettacolo musicale di rock progressive anni Settanta, Ottanta, Novanta, proposto venerdì sera, dalle 20,30 alle 23, in piazza Foro Boario, dagli Old Garage Reunion.
Sabato 14, uno degli appuntamenti più significativi sarà certamente il Concorso Nazionale di Dolci, Castagne, Marroni e Farina di Castagne (ne parliamo più avanti, in questo speciale). Ma ci sarà anche tanto altro. Dalle 11 alle 12,30, nel salone d’onore del Municipio, in via Roma, sarà consegnato il marchio di qualità del Parco Aree Protette Alpi Marittime alle prime imprese che hanno aderito all’iniziativa.
Domenica 15, ci sarà spazio anche per lo sport con la Randonnèe del Marrone, che partirà alle 7 (il ritrovo, la partenza e l’arrivo sono fissati nei pressi della Casa del Fiume, all’interno del Parco Fluviale Gesso Stura; via Parco della Gioventù 11). Giunta alla dodicesima edizione, la manifestazione ciclistica non competitiva prevede tre percorsi: uno di 68 chilometri, uno di 135 e un terzo di 204. Una parte del ricavato verrà devoluto a favore della Lega Italiana Fibrosi Cistica del Piemonte (per ulteriori informazioni è possibile visitare il sito dell’Asd Cuneo Bike: www.asdcuneobike.it).
Lo sport sarà protagonista anche nel salone d’onore del Municipio, in via Roma, dove, dalle 8 alle 22, si terrà l’undicesima edizione del torneo di scacchi (omologato dalla Federazione Internazionale) “Scacco al Marrone” (gli interessati possono rivolgersi all’Associazione Scacchistica Cuneese, scrivendo all’indirizzo di posta elettronica: [email protected]).
Da segnalare poi, sempre domenica, dalle 10,30 alle 12, in piazza Europa (Villaggio del Castagno), il Laboratorio del Gusto, una serie di degustazioni guidate in cui la castagna cuneese si unirà al cioccolato e ai prodotti Slow Food del territorio (l’evento è su prenotazione; gli interessati possono contattare la Condotta Slow Food di Cuneo al 338-7711317). E, sempre domenica, verrà inaugurata l’undicesima edizione di Cuneovualà, rassegna su “Torri, Castelli, Fortezze”, mostra dei carnet dei voyage (visitabile dal giovedì alla domenica, dalle 15,30 alle 18,30, presso la Fondazione Peano, in corso Francia 47), a cura di Anna Regge e di altri professionisti e studenti, realizzata in collaborazione l’Alliance Française di Cuneo e l’Association Il Faut Aller Voir di Clermont-Ferrand.
Per tutta la durata della Fiera, dalle 8 alle 20, ai Giardini Fresia Lungogesso Giovanni XXIII, saranno aperte le Fattorie Didattiche di Coldiretti, che proporranno attività educative, laboratori del gusto, accoglieranno animali; il tutto in collaborazione con le aziende agricole aderenti all’associazione.
Al PalaClima, in largo Audiffredi, dalle 9 alle 23, l’Ente di Gestione delle Aree Protette Alpi Marittime e il Parco Fluviale Gesso e Stura, oltre ad allestire un infopoint, organizzeranno attività di animazione per i bambini.
In parallelo, sarà inoltre possibile visitare alcuni luoghi chiave del capoluogo della Granda, ovvero la torre civica di Cuneo, il Museo Civico e il Museo Casa Galimberti. Ulteriori dettagli sono disponibili sul sito Internet del Comune di Cuneo.
Castanicoltura, tra sfide e opportunità: se ne parla in un importante convegno
La Fiera del Marrone è anche un momento di confronto e approfondimento sulle questioni di maggiore attualità legate al mondo della castagna. A questo proposito, vale la pena segnalare il convegno che il Centro Regionale di Castanicoltura proporrà venerdì 13, alle 14,30, nel Villaggio del Castagno allestito in piazza Europa. Si tratta di un evento divulgativo che coinvolgerà alcuni dei massimi esperti del comparto, sotto il coordinamento del Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari dell’Università di Torino.
Il Centro Regionale di Castanicoltura del Piemonte – come si legge sul sito ufficiale – è sorto nel 2003 per iniziativa della Regione, dell’Università di Torino e delle allora Comunità Montane locali, sulla base del legame del castagno con storia e tradizione del posto, scommettendo sulle potenzialità della castanicoltura per l’intero territorio nazionale. Il Centro è stato formalmente istituito con la Legge Regionale numero 4 del febbraio 2009 e oggi unisce enti e soggetti privati interessati appunto alla castanicoltura. Questa realtà conduce e promuove attività di ricerca sul castagno e alimenta la rete di portatori di interesse, oltre a preoccuparsi di fornire informazioni al pubblico e animare gli attori che operano in tale settore, agendo ben oltre i confini piemontesi. Le attività svolte sono orientate a fornire risposte scientifiche e tecniche alle problematiche della castanicoltura, contribuendo a rilanciare il comparto produttivo, a migliorarne la competitività e a valorizzare il castagno come albero da frutto, da legno e componente caratterizzante gli ecosistemi montani e pedemontani.
Un grande evento che vale 4 milioni. E ci sarà anche il mercato ambulante
A rendere così grande la Fiera del Marrone è la sua capacità di coinvolgere davvero tutti. Se infatti le castagne, l’esposizione dei prodotti di eccellenza e le tantissime iniziative collaterali non dovessero bastare, ecco allora che ci si potrà tuffare nell’edizione straordinaria del mercato ambulante cuneese, che verrà proposta nella giornata di domenica 15. Un evento nell’evento, insomma, per una manifestazione che, secondo quanto riportato sul sito Marrone.net, genera, tra spese dirette, prodotti venduti e incassi di alberghi, bar e ristoranti, un indotto di circa quattro milioni di euro. Non è un caso quindi che la Fiera del Marrone sia ormai conosciuta in tutto il mondo. Del resto, già a inizio Novecento, la castagna di Cuneo era famosa all’estero, tanto che negli Usa il marrone veniva chiamato “le Cuneo”.
Una storia cominciata a inizio novecento. Oggi è nota ben oltre i confini nazionali
La Fiera del Marrone a Cuneo rappresenta oggi uno degli appuntamenti di maggior spicco per le produzioni tipiche del territorio piemontese. Le sue prime edizioni risalgono agli anni Trenta del Novecento, quando la città era un centro mercatale dei prodotti castanicoli tra i più forniti del Nord Italia. Con l’inizio del conflitto mondiale venne sospesa e soltanto nel 1999 se ne recuperò l’eredità, con l’avvio da parte dell’Atl del Cuneese del progetto “Il Tempo delle castagne”. Per sostenere iniziative a favore del rilancio della castanicoltura, si costituì l’Associazione per la Valorizzazione della Castagna, alla quale fu affidato il compito di organizzare a Cuneo la “rinata” Fiera del Marrone. La prima edizione ottenne un successo strabiliante. Oltre centomila visitatori, dei quali molti stranieri, si riversarono lungo le vie del centro storico cittadino attratti dai profumi e dall’atmosfera di una tradizione millenaria. La manifestazione raccolse grande consenso anche da parte di operatori, studiosi e tecnici degli enti montani e dell’università e fu proclamata evento di apertura delle oltre trenta manifestazioni a carattere “castanicolo” dell’autunno cuneese. Al suo consolidamento negli anni successivi hanno partecipato tutte le maggiori realtà produttive del territorio e gli enti locali, tra i quali il Comune di Cuneo, che nel 2004 ha assunto la piena titolarità della Fiera. Nel 2005 la Fiera del Marrone ha ottenuto dalla Regione Piemonte il riconoscimento di “fiera regionale” e nel 2009 il riconoscimento di “fiera nazionale”.