Installati i nuovi info point digitali sul percorso italiano del GR®69 La Routo

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Sono stati installati in questi giorni i nuovi info point digitali sul percorso italo-francese de La Routo, il GR®69 che unisce la città di Arles con Borgo San Dalmazzo percorrendo i sentieri legati alla transumanza dei pastori e che rappresenta il forte legame che da secoli unisce la Provenza e la valle Stura.

Si tratta di quattro schermi digitali dove sarà possibile consultare tutte le tappe del percorso e di navigare sul sito turistico www.visitstura.it per conoscere o approfondire gli aspetti culturali del territorio attraverso diverse sezioni dedicate alle manifestazioni, ai beni culturali, ai percorsi escursionistici e alla gastronomia.

I quattro totem sono stati installati presso il Rifugio della Pace al colle della Maddalena, prima tappa del percorso sul versante italiano; presso la Porta di Valle a Demonte, in frazione Rialpo, punto informativo della media valle con libri, cartine del territorio e gadget; nel tratto di strada SP 121 che da Gaiola conduce a Castelletto di Roccasparvera, da cui si snoda la variante del cammino con tappa finale a Vignolo ed infine presso l’ufficio turistico di Borgo San Dalmazzo, meta ultima del GR®69 classico.

Il percorso escursionistico “La Routo”, nella sua interezza, si sviluppa da Arles a Borgo San Dalmazzo per un totale di 33 tappe e 540 chilometri di sentieri. Lungo il cammino gli escursionisti potranno scoprire gli elementi distintivi antichi e attuali legati all’allevamento pastorale e ripercorrere secoli di storia lungo le antiche draios (sentieri) di collegamento tra la pianura de La Crau, nel sud della Francia dove le greggi sostano nel periodo invernale e gli alpeggi sulle montagne dell’alta valle Stura e Ubaye.

L’itinerario sul versante italiano tocca tutti i Comuni della Valle e si sviluppa per circa 110 chilometri, diviso in nove tappe, oltre a due varianti di percorso. L’arrivo è sempre previsto presso borgate o centri abitati dove poter pernottare e usufruire di servizi ristorativi.

Il progetto di allestimento e implementazione del percorso è realizzato dall’Unione Montana Valle Stura grazie al finanziamento del GAL Tradizione Terre Occitane (Mis. 19 Sottomis. 19.2 Op. 7.5.2) e della Fondazione CRC “Sessione Generale”.