Raccolto perso dal 70 al 100%: chiesto lo stato di calamità la Regione pronta a usare fondi propri. Supporto dal Governo

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Nei minuti successivi al tremendo temporale che in Granda ha devastato soprattutto il Roero, l’Alta Langa e la zona di Cortemilia sono entrati in azione Vigili del Fuoco, Forze dell’Ordine, Polizia Municipale, dipendenti comunali, imprese specializzate e associazioni di volontariato.
In seguito, i funzionari regionali hanno avviato una serie di sopralluoghi per una prima stima dei danni. Particolarmente colpite le colture (vite e nocciolo in primis, ma anche altre coltivazioni, come i cereali): dalle prime stime fornite dalla Regione, l’evento avrebbe determinato in agricoltura una perdita del raccolto dal 70 al 100%, oltre a danni enormi a auto e coperture di case e imprese. Il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, e l’assessore regionale all’Agricoltura, Marco Protopapa, come prima azione, hanno attivato «tutte le procedure per la richiesta dello stato di calamità naturale». Poi, i vertici della Regione si sono recati direttamente in alcune delle località più colpite e, a Cortemilia, hanno organizzato un incontro con i rappresentanti delle istituzioni e degli agricoltori; in collegamento telefonico anche il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, che nelle ore precedenti aveva già ricevuto dal presidente Cirio una prima ricognizione e aveva garantito la massima vicinanza del Governo per sostenere famiglie e imprenditori. «In questa fase – hanno spiegato Cirio e Protopapa – è fondamentale certificare la stima dei danni e documentare dettagliatamente prima dei ripristini. Chiederemo l’accesso al fondo di solidarietà nazionale, ma siamo già al lavoro per stanziare anche risorse regionali, in modo da non lasciare nessuno indietro. È un evento eccezionale nella sua eccezionalità». Il sindaco di Cortemilia, Roberto Bodrito, ha ringraziato per la vicinanza in questa situazione di «una gravità senza precedenti», mentre il presidente della Provincia di Cuneo, Luca Robaldo, ha garantito il massimo supporto ai Comuni, dando la disponibilità ad approvare, se necessario, una delibera provinciale per la richiesta dello stato di calamità.