«Qui tanti valori e lo sguardo aperto al mondo»

Cuneo vista dal vicesindaco Luca Serale: «Il legame con la Francia fa parte di noi»

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Una città sempre più vivibile, attenta a ogni esigenza, a partire da quelle del­le attività produttive, con lo sguardo proiettato all’esterno e la mano ben salda su alcuni valori cardine. È questa l’immagine che ha di Cuneo Luca Se­ra­le, vicesindaco con deleghe, tra le altre, a Comparti Produttivi, Tra­sporti e Relazioni Interna­zio­nali. Lo abbiamo intervistato.
Vicesindaco Serale, fino al 31 agosto piccole e medie im­pre­se che vorranno riqualificare l’esterno dei propri locali potranno partecipare al ban­do che assegna 122.500 euro di risorse regionali. Ci parli meglio dell’iniziativa.
«Questo tipo di attenzione da parte del Comune nei confronti degli esercenti è presente ormai da una decina di anni. Con il Pro­getto Integrato di Sviluppo Urbano, eravamo intervenuti a favore del Centro Storico Au­lico, assicurando una serie di sostegni simili a quelli attuali, ossia risorse a fondo perduto a fronte di un investimento almeno di pari valore da parte dei privati. In seguito, attraverso il Bando Periferie, avevamo ripetuto lo stesso tipo di iniziativa per l’Altipiano. Si tratta, in sostanza, di aiuti concreti che l’Amministrazione Comunale ha assicurato – nel primo caso con fondi europei veicolati dalla Regione e nel secondo con fondi concessi dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – per la crescita del comparto produttivo cittadino».
Oggi, quindi, si aggiunge un nuovo tassello.
«Esatto. E compiamo un ulteriore passo in avanti, perché con tali somme, che questa volta arrivano direttamente dalla Regione nell’ambito di un bando portato avanti con il Distretto Urbano del Com­mer­cio, potremo sostenere anche le frazioni di Cuneo e non solo l’Altipiano o il centro».
Funzionano queste forme di aiuti per le attività?
«Sì. Prima di tutto perché è un sostegno tangibile. E poi perché è a fondo perduto. In questo modo, l’adesione diventa spesso capillare. Non ci fermeremo a quest’ultima iniziativa: proseguiremo sulla strada intrapresa ricercando ulteriori bandi».
Come sta il comparto produttivo cittadino?
«La crisi è arrivata anche qui, ma abbiamo per fortuna un tessuto produttivo solido che probabilmente ha sofferto meno rispetto a quelli di altre aree d’Italia».
Cos’ha fatto la differenza?
«La storia di molte di queste attività: hanno infatti saputo co­struire il proprio patrimonio con par­simonia, passo dopo passo, agendo co­stan­te­mente con co­scienza e responsabilità».
La viabilità che ruolo deve giocare in relazione al comparto economico?
«La gestione della viabilità e, in generale, dei “passaggi” è fondamentale. Il focus dell’Ammini­stra­zio­ne Comunale, su questo fronte, deve proprio essere quello di favorire il maggior numero possibile di “passaggi” nei pressi delle attività commerciali. Solo così possono risultare attrattive nei confronti dei cittadini e ovviamente anche dei turisti. Oggi però alcuni paradigmi sono cambiati e bisogna certamente tenerne conto».
A cosa si riferisce?
«A una tendenza ormai evidente: cittadini e turisti desiderano sempre più muoversi in città attraverso aree pedonali e piste ciclabili. Non è un caso che la nostra Amministrazione investa proprio in questa direzione: oltre a favorire il comparto commerciale, si restituiscono a po­polazione e visitatori aree cittadine splendide, fino a poco tempo prima non valorizzate e, per di più, “infestate” dai veicoli a motore».
Via Roma ha fatto da apripista.
«Certo. E adesso stiamo cercando nuove aree, più periferiche, da valorizzare in quel modo. Continueremo pertanto a investire in piste ciclabili e cercheremo in ogni modo di favorire la diffusione della mobilità dolce e sostenibile. La velostazione (di cui si parla nel box, ndr), seconda realtà di questo tipo in Pie­monte, è un ulteriore esempio».
La viabilità è fondamentale anche per il collegamento con la Francia.
«Dalla tempesta Alex del 2020 siamo quasi isolati ri­spetto alla Francia. Se il tunnel di Tenda riaprirà solo nel 2024 l’agonia che stiamo vivendo verrà prolungata. Auspichiamo possa arrivare presto l’accelerata decisiva».
Anche perché pure i treni destano preoccupazioni…
«Con la Camera di Commercio Ita­liana a Nizza – di cui siamo so­ci – si è promossa un’azione im­portante grazie alla quale si è giunti ad approvare all’unanimità, in Consiglio, l’ordine del giorno per chiedere che sulla Cuneo-Ventimiglia siano attive quattro coppie di treni al giorno».
Insomma, del rapporto con la Francia non si può fare a meno. Conferma?
«Non è solo un valore aggiunto, ma è un qualcosa che fa parte di noi. Penso al mercato cittadino, difeso a denti stretti durante il Covid e fino alla chiusura del Ten­da frequentato da molti francesi, alla Rete Mondiale delle Città Michelin, al gemellaggio con Nizza (che nel 2024 festeggerà il 60esimo compleanno), alla Co­sta Azzurra e alle collaborazioni che abbiamo con essa, ai cittadini che là hanno un’abitazione e agli im­prenditori che là fanno impresa».
Tante opportunità, insomma.
«Tantissime, e non guardiamo solo alla Francia, ma al mondo. Quello di volgere lo sguardo “fuori le mura” e “oltre le frontiere” è il ruolo che compete a una città come Cuneo. Solo così possiamo continuare a confrontarci e crescere».
L’apertura riguarda anche la sfera culturale e sociale?
«Certo, lo dimostra, ad esempio, il sostegno convinto alle donne dell’Iran. Del resto, certi valori sono la base portante del­la nostra comunità. Non è un ca­so che il presidente della Repubblica Mattarella abbia celebrato qui il 25 aprile. Ne siamo orgogliosi».