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Ricordando Merlo a Sant’Anna di Vinadio

Una giornata celebrativa nel ricordo di Amilcare e Natalina. Il pensiero di Ferruccio Dardanello

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Sono saliti in tanti a Sant’Anna di Vina­dio, due domeniche fa, per una giornata speciale che è stata dedicata al ricordo di Amilcare Merlo assieme alla sorella Natalina. Tra amici, dipendenti e autorità non poteva mancare Fer­ruccio Dardanello, legato da una profonda amicizia all’imprenditore cuneese fondatore assieme a Natalina dell’azienda con sede a San Defendente di Cervasca.
Proprio Dardanello condivideva con l’amico Amilcare an­che la devozione per Sant’Anna. «È stata una bellissima giornata celebrativa – ha detto l’ex manager monregalese – assieme alla famiglia Merlo, ad alcuni dipendenti dell’azienda e con il vescovo Piero Delbosco che ha celebrato la Messa mattutina accompagnata dal coro parrocchiale Sacro Cuore di Gesù». Dar­danello ci spiega l’emozione di un momento di ricordo «in memoria di due grandi personaggi che erano molto affezionati a Sant’An­na» e fissa già l’appuntamento per il 26 luglio, il giorno appunto di Sant’Anna, quando tornerà come da tradizione al San­tuario. «Sarà ancora una volta un modo per ricordare Amil­care, amico con il quale ho vissuto tanti momenti di vita e professionali molto significativi».
Amilcare Merlo è mancato nello sorso mese di novembre, quando aveva 87 anni. È stato un imprenditore geniale, di grande curiosità ed eccezionali capacità tecniche. E l’industria metalmeccanica Mer­lo ha raggiunto numeri significativi: 1.400 dipendenti e sei filiali nel mondo, con un fatturato che ha superato i 500 milioni.
«Avevo detto subito che avrebbe lasciato un vuoto e che ci saremmo sentiti tutti più soli» ricorda Ferruccio Dardanello con la consueta emozione. E aggiunge: «Era un uomo che aveva una visione sempre propositiva, ama­va profondamente la sua terra. Ha avuto un ruolo importante anche per la scelta delle infrastrutture nella nostra provincia. Penso anche all’aeroporto di Cuneo, che porta il suo nome e che ci fa capire quanto lui fosse abituato a guardare lontano». L’ultima considerazione è un ulteriore e commosso omaggio: «Di personaggi così ne nasce uno ogni cento anni».

BaNNER
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