Le stagioni sospese della storia italiana

Testimonianze e documenti scientifici ripercorrono la vicenda dei prigionieri fascisti nel campo di Coltano

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Lunedì 13 marzo, al Circolo dei Lettori di Torino, l’Asso­cia­zio­ne Culturale Vita­liano Brancati ha organizzato un importante appuntamento culturale. Nello specifico, è intervenuto lo storico torinese Gianni Oliva che ha presentato il suo libro “Il purgatorio dei vinti-La storia dei prigionieri fascisti nel campo di Coltano” (Le Scie-Mon­da­dori). Nell’occasione, l’autore ha dialogato con Giorgio Ben­venuto, presidente della Fon­dazione Bruno Buozzi, e con Giovanni Firera, presidente dell’Associazione Vitaliano Brancati. Attraverso un attento lavoro sulle testimonianze autobiografiche e la docu­men­­tazione scientifica, Gian­ni Oliva ripercorre la vicenda dei prigionieri di Coltano, le difficoltà delle condizioni di vita, l’indeterminatezza del loro status giuridico, le ambiguità di una stagione sospesa tra volontà punitiva e bisogno di normalizzazione, i successivi percorsi della memoria. Ne risulta un quadro suggestivo, nel quale Coltano non si presenta come il campo di prigionia di ex combattenti no­stalgici, ma come lo specchio dello smarrimento ideologico e morale lasciato nelle co­scienze nel periodo dal 1943 al 1945.
Quest’opera si aggiunge a una produzione letteraria, quella di Oliva, particolarmente ric­ca, che approfondisce principalmente la storia italiana tra l’Ottocento e il Novecento, Mussolini e il fascismo, le due guerre mondiali, le avventure coloniali italiane, i Savoia, le forze armate e la Resistenza.

Nel romanzo di Davide risso lo strano caso di riccardino,
bimbo allergico all’aria

Nel romanzo “Giallo di sera” (bookabook), nuova opera dello scrittore langarolo Davide Risso, il protagonista è Riccardino, un bambino di sei anni costretto a vivere rinchiuso nella sua stanza.
Soffre, infatti, di una rarissima allergia all’aria, che gli impedisce di entrare in contatto con l’esterno. Per non perdere il rapporto con il mondo che lo circonda, passa le sue giornate a dipingere tutto ciò che vede dal piccolo oblò della sua camera e, mentre si dedica al suo passatempo preferito, un giorno un nuovo personaggio entra nel suo dipinto. Sotto la pioggia, infatti, c’è un uomo con un ombrello giallo e sembra sorridere proprio a lui.
Inizia quindi uno scambio di parole tra i due – uno utilizza una tela, l’altro una lavagnetta -, finché l’uomo, a un certo punto, non lo invita a prepararsi per una gita fuori da quelle quattro mura…

Giancarlo Gili racconta personaggi di ieri e di oggi,
in mezzo ad attimi di vita vissuta

“Quadretti in chiaroscuro” (Fusta editore) è il titolo del nuovo libro, il sesto, dello scrittore saviglianese Giancarlo Gili.
Si tratta di una collezione di racconti brevi che si possono «leggere anche saltando da un capitolo all’altro, iniziando addirittura dalla fine», come suggerisce lo stesso autore. Dalle pagine emergono personaggi del passato e del presente, tutti realmente esistiti: amici d’infanzia, colleghi di lavoro, insegnanti, sacerdoti. Di ciascuno viene mes­sa in luce una particolare dote, oltre ai valori di cui è portatore, con grande rispetto e un pizzico di nostalgia. Non mancano, poi, i “quadretti” dedicati alle esperienze di vita vissuta (i viaggi, la scuola, il servizio militare, eccetera), descritte con precisione e ricchezza di dettagli e spesso da un punto di vista particolare, insolito.
Una menzione, infine, merita la copertina, curata come sempre e arricchita dai bozzetti realizzati dalla sorella dell’autore, che ritrae alcuni dei personaggi più significativi del libro.