Con la passerella la stazione di Alba è senza barriere

Inaugurata l’infrastruttura che collega il centro alla Ferrero. Investimento da 2,5 milioni di euro

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È stata aperta al pubblico lunedì 27 febbraio la passerella pedonale del­la stazione di Alba, che – dopo questo intervento – rientra nelle stazioni senza barriere favorendo l’accessibilità, quanto più possibile in autonomia, degli spazi e dei servizi da parte dei viaggiatori con disabilità o a mobilità ridotta.
Al primo passaggio lungo la passerella, dopo l’inaugurazione, erano presenti, tra gli altri, il sindaco di Alba Carlo Bo, l’assessore comunale ai Lavori Pubblici Massimo Reggio, il responsabile Dire­zio­ne Operativa Infra­strut­ture Rfi di Piemonte e Valle d’Aosta Daniele Mari, i rappresentanti della Ferrero, oltre alle autorità militari, le aziende coinvolte nella realizzazione e diversi amministratori e consiglieri comunali.
Con un investimento di circa 2,5 milioni di euro, Rfi, in collaborazione con il Co­mune di Alba, ha provveduto alla realizzazione di una mo­derna struttura in acciaio, do­tata di sistema di videosorveglianza e tre ascensori che permettono di raggiungere i tre binari di stazione. Il nuovo passaggio consente, inoltre, un più veloce collegamento fra la stazione e il centro città con corso Banská Bystrica, la Zona H, sede di istituti scolastici e diversi servizi, e il polo industriale Ferrero, che ha finanziato la progettazione con un contributo di 100mila euro.
Con la nuova passerella ferroviaria, Rfi ha completato tutti gli interventi di restyling e di adeguamento strutturale e tecnologico; i binari sono accessibili da ascensori e ram­pe fisse, dotati di marciapiedi innalzati a 55 centimetri, come da standard europei, e da percorsi tattili. Gli ingressi alla stazione, sia da piazza Trento e Trieste che da corso Banská Bystrica, sono accessibili attraverso rampe fisse.
La stazione di Alba rientra quindi così, come si diceva, nel network delle stazioni senza barriere nel rispetto delle norme nazionali ed europee, aderenti a standard condivisi su tutta la rete transeuropea e mirati ad assicurare le migliori condizioni di accesso ai treni.
L’Amministrazione albese si è occupata, inoltre, di realizzare il piazzale pedonale davanti allo sbarco della passerella su corso Banská Bystrica. L’intervento, finanziato dal Comune con 115mila euro, è stato coordinato con Rfi.
Il sindaco Carlo Bo e l’assessore alle Opere Pubbliche Massimo Reggio hanno commentato: «È una grande soddisfazione sapere che da oggi tutti i nostri concittadini e i nostri visitatori potranno muoversi più agevolmente e senza l’ostacolo di barriere architettoniche tra due parti vitali della città. Proprio in questa occasione, Rfi ha an­nunciato (oltre al ripristino della linea Alba-Asti, entro l’autunno, ndr) anche il nuo­vo collegamento di Alba con l’aeroporto Torino-Caselle, che potrebbe già essere attivo entro la fine dell’anno. Un ulteriore tassello positivo per la nostra città, sede di moltissime aziende e polo turistico riconosciuto a livello internazionale, che da anni porta avanti su più fronti la sua battaglia per migliorare mobilità e viabilità».
Sul tema dei trasporti ferroviari albesi, come riportato nelle scorse settimane da IDEA, erano intervenuti pure i vertici della Regione Pie­monte. In particolare, a parlarne erano stati il presidente piemontese, Alberto Cirio, e l’assessore regionale a Trasporti, Infrastrutture e Opere Pubbliche Marco Gabusi, i quali, oltre a commentare positivamente l’apertura al pubblico della passerella, avevano espresso considerazioni sullo sviluppo futuro della rete ferroviaria che interessa la capitale delle Langhe e il territorio circostante. Queste le loro parole, con­fermate di fatto dagli in­terventi corso dell’inaugurazione: «La passerella sarà una infrastruttura utile anche in vista della riapertura a settembre della linea Alba-Asti, che dopo anni di parole la Regione ha fatto in modo di riattivare Nei primi mesi del 2024 poi, attraverso la linea che porta al capoluogo piemontese, la città sarà anche direttamente connessa con l’aeroporto di Torino grazie alla ferrovia».