«Accoglienza diffusa Pronte nuove azioni»

Con il progetto Incas ulteriori soluzioni per il coinvolgimento dei lavoratori stranieri

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Il Comune di Saluzzo, con il sindaco Mauro Cal­de­roni, il responsabile del­l’ufficio di staff Emilio Sidoli e la funzionaria Silvia Arnaudo, ha partecipato a Roma all’incontro del progetto Incas sul contrasto allo sfrut­tamento lavorativo in agricoltura. Assieme alla delegazione saluzzese, si sono ri­trovati nella sede Anci della capitale i rappresentanti di Amministrazioni da tut­t’Italia, accomunati dalla presenza di insediamenti formali e informali dei cittadini di origine straniera impiegati in ambito agricolo: da Albenga a Castel Vol­tur­no, Corigliano-Ros­sano, La­vello, Porto Re­canati, Ro­vigo e San Severo.
Il Comune di Sa­luzzo ha illustrato la rete delle “accoglienze diffuse” attiva all’interno del protocollo di intesa promosso e coordinato dalla Pre­fettura di Cuneo, che interessa otto comuni della zona (Busca, Cuneo, Taran­ta­sca, Manta, Verzuolo, Costi­glio­le, Sa­vi­glia­no, Lagna­sco, Scarna­fi­gi), a fronte degli oltre 40 nel distretto frutticolo sa­luzzese. «Da anni lavoriamo in prima linea e insieme con i Comuni delle Terre del Mon­viso – dice Cal­deroni – per co­niugare la dignità dei braccianti con la legalità e con il decoro. Da anni siamo poi al centro di azioni politiche condivise per far crescere questo territorio e le azioni che stiamo progettando con Incas proseguono su questa traccia». In­tanto, si è anche svolto, nei locali del Quartiere, a Sa­luzzo, il primo tavolo plenario di confronto nel percorso di Incas che ha coinvolto decine di am­mi­nistratori locali del distretto della frutta alle pendici del Monviso, operatori sociali, enti del Terzo Settore, Caritas, per analizzare le criticità e i punti di forza del territorio nell’ambito del coinvolgimento dei lavoratori stagionali con origini straniere.