Quattro protagonisti da non dimenticare

IDEA saluta alcune personalità molto attive sul territorio che ci hanno lasciato durante le feste

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Il periodo delle festività, in provincia di Cuneo, è stato purtroppo caratterizzato dalla scomparsa di diverse persone molto co­nosciute sul territorio, per la loro professione o perché im­pegnate nelle istituzioni o, comunque, nel mondo dell’associazionismo. In questa pagina, ne ri­cordiamo al­cuni, evidenziandone le qualità umane e le prin­cipali attività svolte a fa­vore della Granda.
A tutti i loro famigliari e conoscenti vanno le più sentite condoglianze del nostro editore, Carlo Borsa­lino, con i figli Simona e Da­vide, e delle redazioni di Rivista IDEA e IDEA­WEB­TV.IT.

Giuliana Moscone
Il figlio Valerio Berruti: «sarai sempre in me»
Il 27 dicembre, si è spenta, al termine di una lunga ma­lattia, Giuliana Mo­sco­ne. Aveva 81 anni ed era la vedova di Giu­­sep­pe Ber­ruti, il fondatore, assieme ai fratelli, dell’omonimo mobilificio molto conosciuto ad Alba e nelle colline circostanti. Giuliana aveva regalato a Giuseppe due figli: Loredana e Valerio, l’artista di fama internazionale che, tra le altre cose, ha ideato e realizzato “Alba”, la suggestiva scultura che è stata installata in piazza Michele Ferrero. Valerio Berruti ha ricordato la madre pubblicando sui social un ritratto da lui realizzato in cui sono raffigurate una donna in dolce attesa e una bambina. «Non spiego mai i miei lavori – ha scritto l’artista a cor­­redo – perché mi piace che chiunque riveda sé stesso e li completi. Ma questo lo descrivo: la bambina è mia sorella Lo­redana e la don­na incinta mia mamma Giuliana. In questo ritratto io ero dentro di lei, ora lei resterà per sempre dentro di me».

Giorgio Rovera
Una vita intera dedicata a famiglia e lavoro
Giorgio Rovera, nato il 14 ottobre 1945, è volato in cielo il 26 dicembre. Settantasette anni trascorsi nel nome della famiglia, del lavoro da geometra e della sua passione cinofila.
Lascia la moglie Marilena, con cui ha condiviso cinquant’anni di grande amore, le figlie Anna e Antonella, i nipoti Sofia, Zoe e Noa, che proseguiranno nel suo ricordo quanto creato insieme.
Stimato professionista, molto conosciuto nella zona del­l’Albese (ma non solo), è stato una presenza importante, un uomo profondamente buono, ironico, arguto e sempre franco. La famiglia lo ricorda ringraziandolo per l’amore che c’è stato, c’è e sempre ci sarà.
La Messa di Trigesima sarà celebrata il 28 gennaio, alle 18, nella Chiesa di San Cassiano, ad Alba.

Pietro Rubiolo
Storico presidente di Ascom Savigliano
È un commosso saluto quello che la Granda ha dato nei giorni scorsi al cavalier Pietro Rubiolo, presidente o­norario del­l’As­sociazione del Com­­mercio, del Tu­rismo e dei Servizi della Zona di Savigliano. «La sua figura imprenditoriale e professionale, nel settore del commercio di prodotti per l’agricoltura, era estremamente conosciuta e apprezzata da operatori, enti e istituzioni locali, tanto da essere considerata un insostituibile e imprescindibile punto di riferimento», hanno commentato i vertici di Ascom-Confcommercio. Pietro Ru­bio­lo, scomparso all’età di 93 anni, è stato per molto tempo presidente di Ascom Savigliano e ha fatto parte di importanti enti, tra cui spiccano la Camera di Commercio di Cuneo e la Banca Crs. Ascom-Confcommercio, in chiusura, «condivide con la famiglia sincera e profonda commozione». Lascia la moglie Carla e i figli Patrizia con Giuseppe, Piergiorgio con Gabriella e Roberta con Riccardo, oltre ai nipoti e ai fratelli.

Luciano Sandrone
I suoi vini hanno conquistato il mondo
Lutto a Barolo e nel mondo dell’enologia per la scomparsa, all’età di 76 anni, di Luciano Sandrone. Titolare dell’omonima cantina, è mancato il 5 gennaio: da tempo lottava contro un grave male. Pioniere dei grandi vini, era stato tra i primi a utilizzare le barrique. Nella sua attività è sempre stato affiancato e supportato dalla moglie Mariuccia, dal fratello Luca, dalla figlia Barbara e, negli ultimi tempi, anche dai nipoti Ales­sia, Stefano e Giacomo. Tanti gli esponenti del settore enologico che lo hanno ricordato in questi giorni, sottolineandone l’estro e le intuizioni che lo hanno sempre portato ad avviare iniziative particolarmente lungimiranti e di successo. E, nonostante non provenisse da una famiglia legata all’ambito del vino, ha saputo diventare uno dei produttori più apprezzati e rispettati a livello internazionale.