Savigliano: “l’album dei ricordi” di Eliana Mondino, da 43 anni in mezzo ai ragazzi

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Un ideale album lungo ben 43 anni e fatto di aneddoti, storie e soprattutto volti di tanti ragazzi e ragazze oggi diventati uomini e donne.

Eliana Mondino può essere definita la “memoria storica” del Centro educativo post-scolastico di Oasi Giovani. Ha fatto il suo ingresso in quello che ai tempi era il Beato Amedeo nel 1979 e ancora oggi è un punto di riferimento per tutti coloro che ogni giorno varcano la porta di corso Roma per compiti e giochi. In vista delle Festività natalizie, ha scelto di aprire il suo cassetto delle memorie.

«Nel ’79 il “Beato” era ancora collegio – ricorda – ed ospitava ragazzi dai 9 ai 18 anni, con tre suore della sacra famiglia: Suor Rosaria, Suor Adelaide e suor Tecla. Io vengo presa per far svolgere i compiti. Nel 1982 arrivano Mery e Silvia, ancora oggi in forze all’ente. Verso la fine degli anni 80 le suore vengono richiamate alla Sacra famiglia e così, con l’aiuto di Tonino Colombero amministratore, trasformiamo il collegio in doposcuola per le famiglie disagiate di Savigliano, aprendo anche alle ragazze».

Agli inizi degli anni 90 arrivano altri operatori: Rosy, Cristina e l’indimenticata Maria Mucciolo. L’allora doposcuola si trasforma, con due gruppi distinti: uno per le medie e l’altro per elementari. «Anni difficili, con problemi economomici. Con l’addio delle suore erano diminuite notevolmente le donazioni. In quel periodo inizia la collaborazione con i servizi sociali: cominciamo ad avere molti ragazzi (fino a 100 minori) e ad essere un punto importante per le famiglie saviglianesi, come oggi».

Nel 1997 avviene la storica fusione delle tre Ipab: Pro pueritia, Casa d’accoglienza e Beato Amedeo. E l’ente Oasi Giovani, nella forma attuale, vede la luce.

Da quel 1979 tante cose sono cambiate in corso Roma, ad iniziare dalla dicitura. Con il presidente Gianfranco Saglione si passa da “doposcuola” a “centro educativo post-scolastico”: lo scopo non è solo aiutare i ragazzi nei compiti ma affiancare le famiglie nel processo di crescita dei loro figli.

L’obiettivo di Eliana e degli altri educatori, però, è sempre lo stesso, oggi come ieri. Dare a tutti i giovani le stesse opportunità per diventare degli adulti responsabili, lavorando a 360° gradi e cercando di offrire aiuto per fronteggiare i bisogni che emergono.

Ora, per il 2023, Oasi Giovani vorrebbe accogliere al Centro educativo post-scolastico dieci nuovi bambini. Per questo, nella tradizionale campagna natalizia, l’ente benefico si sta impegnando a raccogliere 12.000 euro per coprire le loro rette annuali: ogni retta calmierata copre i costi per l’accompagnamento delle educatrici, la merenda, i giochi e le attività proposte ogni pomeriggio.

Con 60 euro è possibile donare un pomeriggio al Centro educativo, con 120 euro si può donare l’affiancamento di un’ educatrice per due pomeriggi, mentre con 180 euro si può donare un’intera settimana al Centro. È possibile donare con un bonifico (IBAN IT85 B06305 46851 000010111 122 – causale “Borsa di Studio Oasi”) oppure rivolgersi direttamente alla segreteria di corso Roma 117 (telefono: 0172.712584).

«Nel corso degli anni – aggiunge Eliana – è aumentato il numero di ragazzi stranieri e delle culture diverse, così come sono aumentati i progetti e l’attenzione nei confronti dei bisogni educativi speciali. Non sono ovviamente mancati i momenti bui, uno su tutti la scomparsa di Maria Mucciolo. Ma noi abbiamo sempre creduto nei nostri giovani e nelle loro potenzialità».

Il ricordo più bello di questi 43 anni? «Una ragazza, Viola (nome di fantasia, ndr), con una situazione alle spalle davvero difficile. La scuola non le aveva dato opportunità, consigliandole anzi di non proseguire nello studio. Io le suggerii di non mollare, di fare ragioneria: ha proseguito, oggi è laureata e lavora in banca».

c.s.