«Tutti insieme per rafforzare la filiera del legno a Cuneo»

L’obiettivo è valorizzare l’eccellenza del prodotto e dell’intero sistema, potenziando l’uso della materia prima locale

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A Cuneo, presso la Casa del Fiume (piazzale Walter Cavallera, 19) si svolgerà dal 27 settembre al 1° ottobre, la prima edizione di Woody, una settimana di seminari, convegni e laboratori dedicati alla cultura e alla filiera del legno. Un tema caro al Cluster Legno Cuneo, un progetto nato con l’obiettivo di innovare a livello organizzativo la filiera del legno. Per conoscere obiettivi e finalità, abbiamo approfondito l’argomento con Mauro Danna (foto 1), direttore del Csi-Centro servizi per l’industria che ne è stato il capofila.

«Il Cluster è il frutto del progetto nato, grazie al contributo del Programma di sviluppo rurale 2014-2020 della Regione Piemonte, su iniziativa di cinque aziende partner: “Allasia Plant”, per la filiera della produzione; “Legnami Priola” per la prima trasformazione; “Fas”, per la seconda trasformazione; e la rete di imprese “I Professionisti dell’Arredo”, per la commercializzazione. Il progetto è stato supportato anche da Confa­gri­col­tura Cuneo, Cna Cuneo, Con­fin­dustria Cuneo e Confcom­mer­cio imprese per l’Italia Cuneo, potendo contare sul sostegno di Feder­Le­gno­Arredo, Scuole tecniche San Carlo e Scuola forestale di Ormea. L’innovazione organizzativa della filiera del legno è l’obiettivo principale del Cluster Legno Cuneo, che si è posta anche sei finalità strategiche: promuovere la filiera del legno attraverso l’innovazione e la cooperazione; supportare direttamente le aziende per valorizzare l’eccellenza del prodotto e dell’intero sistema; favorire la collaborazione tra le imprese; creare sinergia territoriale tra le aziende e le istituzioni, gli istituti di ricerca e altre organizzazioni imprenditoriali; istituire percorsi di formazione per favorire l’aggiornamento professionale; creare e promuovere progetti innovativi sulla circular economy, sul riciclo e sul riutilizzo dei prodotti e degli scarti di lavorazione. Sono stati poi organizzati 27 corsi la cui partecipazione è stata completamente gratuita. Momenti formativi che hanno contato sulla partecipazione di 88 imprese con 223 iscritti complessivi che hanno assistito a lezioni mirate su 5 macro-argomenti. Inoltre, nell’ambito della valorizzazione delle eccellenze del prodotto e dell’intero sistema, abbiamo partecipato al salone Re­structura di Torino lo scorso no­vembre. L’adesione al Clu­ster Legno Cuneo è gratuita, ma soprattutto la collaborazione con altri Cluster darà origine ad una versione 2 con le imprese boschive. L’aumento dei costi delle materie prime, le difficoltà nell’approvvigionamento e il caro energia, fattori di rischio che colpiscono tutti i comparti produttivi, hanno aperto la strada anche verso un modo differente di considerare il legno, un materiale sempre più significativo nella green economy. E dunque, in quest’ottica il Clu­ster Legno Cuneo diventa uno strumento per unire le forze in modo strutturato, fornendo servizi alle imprese e ai territori.

E proprio a proposito del Cluster 2, Enrico Allasia (foto 2), titolare di “Allasia Plant” di Cavaller­maggiore, azienda che rappresenta l’evoluzione im­pren­ditoriale di un’attività vivaistica iniziata oltre cinquant’anni fa nel settore della pioppicoltura, sottolinea: «Dobbiamo ri­pensare la nostra economia del legno e le relative filiere per arrivare a valorizzare e utilizzare di più la produzione locale e nazionale. La materia prima italiana oggi lavorata dalle industrie di trasformazione non supera il 30% del totale. L’Italia è il primo Paese per importazione di legname da industria e questo è dovuto alla scarsa pianificazione che ha caratterizzato negli ultimi decenni la gestione della risorsa forestale nazionale, nonostante la ricchezza di aree boschive che ci contraddistingue. Oltre alle risorse previste dal Pnrr, non dimentichiamo che il bosco è una significativa risorsa anche per la valorizzazione turistica del territorio, e in questo particolare momento rappresenta una ricchezza anche in termini energetici. Inoltre, attraverso una nuova sensibilità abbiamo dato vita a “Stupore”, acronimo di studio, pianficazione, organizzazione e regolamentazione di progetti ecosostenibili».

Collaborazione e formazione sono gli altri obiettivi del progetto Cluster Legno Cuneo, come sottolinea Claudia Priola (foto 3), titolare della “Legnami Priola”, fondata nel 1882, azienda specializzata nella lavorazione del legno nazionale di latifoglia (castagno e rovere) e produttore di travatura anche in abete, larice e lamellare.

«La formazione è un punto molto importante in un mondo che cambia velocemente, non essere aggiornati come azienda o come professionista significa automaticamente restare indietro rispetto ai colleghi. Durante il progetto abbiamo lanciato numerosi corsi che hanno avuto l’80% di partecipazione, incentrati sulle competenze tecniche di settore, economia circolare ed ambiente, marketing di filiera e certificazioni. Parte dei nostri corsi sono stati messi sul catalogo dell’Ordine dei dottori agronomi e forestali – Federazione Piemonte e Valle d’Aosta, che ha riconosciuto crediti formativi ai loro iscritti».

Lorenzo Elia (foto 4) della “Fas”, azienda fondata nel 1950 e oggi in prima linea verso obiettivi di produzione eccellenti e in sintonia con i più esigenti requisiti di responsabilità sociale sottolinea come «sia sempre più importante far conoscere il prodotto e portare la cultura del legno nelle case, partendo dalle scuole. Informare è fondamentale così come è basilare, come suggerisce anche la stessa Regione Piemonte, creare canali operativi e di supporto che favoriscano la pianificazione e l’operatività. Il Cluster Legno Cuneo inoltre, opera mettendo in relazione tutti gli attori della filiera, con il significativo obiettivo di rappresentare un valido aiuto per affrontare le nuove sfide che il comparto ha davanti a sé».

Alessandro Giuliano (foto 5), in rappresentanza di “I Pro­fes­sionisti dell’Arredo”, network composto da 34 imprese della distribuzione di arredamento associate a Confcommercio Cuneo, sottolinea un principio semplice, quanto efficace: «Il mercato sta cambiando e collaborare è fondamentale per rispondere alle nuove sfide del mondo di oggi. E noi che facciamo parte della filiera del mobile, crediamo che il Cluster Legno Cuneo rappresenti un volano per creare nuove opportunità commerciali e relazioni proficue tra aziende, ma soprattutto permette a noi operatori di fare cultura, di far percepire al cliente il valore di un prodotto made in Cuneo, un legno capace di distinguersi per qualità e originalità. Dobbiamo insegnare al consumatore che il prezzo non è tutto, che saper cogliere l’eccellenza di un prodotto curato sin nei minini dettagli, con un legno di provenienza certa, significa investire sul presente, ma soprattutto nel futuro di un comparto che si mette sempre in gioco».