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Fiorella Rubino «Il curvy che veste la bellezza vera»

Il brand del Gruppo Miroglio grande protagonista dell’estate. Maurizio Leprotti, brand director: «Enorme successo per abiti e costumi; presto arriverà l’intimo»

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Dopo aver letto questa intervista prendete lo smartphone e collegatevi al vo­stro social preferito. Nel motore di ricerca digitate: “Fiorella Rubino”. Vi si aprirà un mon­do. Quello dello storico brand curvy del Gruppo Miroglio e delle sue appassionate clienti: una community numerosissima – su Facebook conta quasi 300mila iscritte – da cui traspaiono passione, orgoglio e soddisfazione, oltre a tanta femminilità. È il risultato di uno splendido legame affettivo, all’insegna della sintonia più autentica, che si è instaurato tra il marchio di ab­bigliamento curvy e le mol­te don­ne che lo scelgono. Ne ab­biamo parlato con Maurizio Leprotti, brand di­rector.

Maurizio Leprotti, chi è Fio­rella Rubino?
«È una donna adulta, empatica, positiva, molto legata a una serie di valori; le piace viaggiare e, soprattutto, ama acquistare capi di abbigliamento. Non lo fa per coprirsi, ma per vestirsi: questo per­­ché vuole valorizzare appieno il proprio corpo».

Che sogni ha?
«Desidera vivere ed esprimere la propria femminilità in ogni mo­men­to e in qualsiasi contesto».

Che abiti sceglie?
«Pur non essendo appariscente, è una donna moderna che ama i colori e le stampe. Non si limita a seguire le mode ma diventa lei stessa l’ideatrice di nuove tendenze. Tendenze che, dando valore a forme e mi­sure, esaltano i punti di forza di ciascuna donna. Sia che vesta una taglia 44 sia che vesta una 60, chi sceglie Fiorella Rubino riesce a esprimere una bellezza vera».

Capi densi di valore e significato, dunque. È difficile crearli?

«Occorrono competenze, im­pegno, determinazione, oltre a tanta passione. Infatti il brand Fiorella Rubino è, prima di tutto, re­sponsabilità. Respon­sabilità e attenzione nei confronti delle esigenze delle clienti. Detto questo, nell’immaginare, progettare e creare i capi del no­stro marchio si pro­va grandissima soddisfazione. È una sfida bellissima».

Come nasce un capo Fio­rella Rubino?
«Il processo può durare an­che otto o nove mesi. Un co­spicuo numero di capi viene creato “traducendo” e “declinando” le macro tendenze più marcate sulla base dei valori e delle necessità delle nostre clienti. Altri capi, invece, na­scono dalle esigenze legate ai diversi periodi dell’anno. In questo momento, siamo circa al 70% della realizzazione del­le collezioni per l’autunno-in­verno e stiamo cominciando a pianificare quelle della primavera-estate 2023».

Sono cambiate le tendenze?

«La pandemia ha mutato i comportamenti d’acquisto. Le dinamiche sono cambiate. Du­rante i lockdown, ad esempio, la richiesta più alta era per felpe e tute, oggi capi quasi dimenticati a favore di indumenti eleganti, per le cerimonie».

E l’abbigliamento per le vacanze?
«Anche quello ha fatto registrare un autentico boom. Noi abbiamo puntato su abiti lunghi, su capi colorati – dando il giusto spazio pure al nero – e su vestiti con stampe, tutti ca­paci di assicurare comfort, mettere in risalto le scollature e, in generale, esaltare la bellezza femminile. E poi abbiamo crea­to diverse collezioni di costumi e di capi “beachwear”, da indossare “fuori dall’acqua”. Creati assieme ad al­­cuni partner di assoluto va­lore, tra cui la nostra consociata Sublitex, hanno ottenuto un successo straordinario».

L’autunno cosa porterà?
«Come consuetudine, avremo una proposta “denim” piuttosto ampia. In particolare, la capsule “Smart Denim” porterà pantaloni con l’elastico in vita (e senza cerniere né bottoni) molto belli, comodi e dai materiali super performanti. In parallelo, daremo grande spazio alla maglieria, con capi dai filati più leggeri a quelli più pesanti. Tutto ciò senza di­men­ticare quella che è probabilmente la categoria più rappresentativa del brand, ovvero i piumini: ce ne saranno tanti, di ogni forma e colore, caratterizzati da una qualità elevatissima e da prezzi molto competitivi».

Altre novità in vista?
«Nelle nostre collezioni ci sono già abiti casual, per l’ufficio, le cerimonie, ma anche per la casa, lo sport e il benessere in generale. Prossimamente, amplieremo ulteriormente l’offerta con una linea di intimo shape, prodotta in partnership con un altro brand noto a livello internazionale».

I numeri di Fiorella Rubino la soddisfano?

«I risultati ottenuti nel 2021 e nel 2022, anni caratterizzati dalla pandemia, sono stati buoni. Ma non ci accontentiamo, vogliamo fare sempre meglio».

Gli obiettivi?

«Il piano strategico definito da qui al 2025 prevede il potenziamento della nostra presenza all’estero e di quella sul web, dove, e penso soprattutto ai social, grazie all’ottimo lavoro dell’Ufficio Marketing, stiamo ottenendo una crescita davvero significativa. In generale, mi sento di dire che ab­biamo le idee molto chiare, spe­cie per ciò che riguarda le no­stre clienti».

Sono loro le protagoniste.

«Quella che ci segue e che ci sceglie è una community fidelizzata, una grande famiglia di cui facciamo orgogliosamente parte. Tra noi e le nostre clienti ci sono sintonia e dialogo. È un aspetto fondamentale per realizzare prodotti pienamente rispondenti alle ne­cessità e ai desideri delle clienti. Intendiamo crescere pure su questo fronte».

Come si alimenta questo rapporto?

«Con le collezioni, con la community e con i nostri punti vendita fisici e le rispettive sto­re manager. I negozi, in particolare, se da un lato rappresentano un riferimento im­prescindibile per le clienti, dal­l’altro costituiscono una risorsa estremamente preziosa per noi “creatori”, in quan­to ci consentono di in­terpretare, e poi tradurre al me­glio, il messaggio delle consumatrici».

E qual è il suo di messaggio che vuole rivolgere alle clienti Fiorella Rubino?

«Siate sempre voi stesse, e­sprimete la vostra bellezza, liberamente».

BaNNER
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