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«A settembre in tv torno per parlare di cuore e cucina»

Elisa isoardi: «E conto di raccontare una storia in val grana»

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Il grande ritorno di Elisa Isoardi in tv è già scritto. Avverrà l’11 settembre su Rai2 con il nuovo programma domenicale “Vorrei dirti che”. «Stiamo lavorando adesso – ci spiega la conduttrice al telefono da Roma -, dobbiamo stare nei tempi. Sarà un programma itinerante che parlerà al cuore della gente. Il significato lo riassumerei con tre parole: cuore, cucina e territorio».

Un programma pensato per tutti?

«Sì, perché parla di sentimenti, di parole come “scusa” e “grazie”, quelle che pronuncia chi si riconcilia con un famigliare o chi ringrazia un’amica preparando il piatto del cuore. Tra cucina e sentimento la correlazione è sempre stata e continua a essere forte».

E quale sarà il suo ruolo?
«Sarò come un Virgilio che traghetta emozioni e sentimenti, andando a casa della gente. È un bellissimo rilancio per me. In passato il programma che mi ha rappresentato meglio, in Rai, credo sia stato “Linea Verde”, perché incontravo gli agricoltori. Anche in “Vorrei dirti che” incontro gente vera e per me è motivo di orgoglio, mi dà grande forza. A me piace vivere la provincia, l’Italia è così e io vengo dalla provincia».

E ci tornerà con il suo programma?
«Conto di trovare belle storie anche dalle nostre parti, magari nella mia Valle Grana».

Un legame che resta solido?
«Non mi sono mai dimenticata da dove vengo, mio padre è un agricoltore ed è per le radici forti che vai avanti nella vita. Penso a cosa mi è successo in passato, errori o problemi come possono capitare a chiunque: ecco, avere basi solide aiuta tanto, essere della provincia di Cuneo ancora di più. Noi siamo tosti, magari non diamo subito confidenza – anche se io sono molto espansiva… – però poi il rapporto è solido. Ma in generale nelle avversità, ricordare da dove si è partiti, aiuta».

A proposito, lei ha lasciato casa giovanissima per una scelta d’indipendenza.
«È vero, ma sono sempre tornata. Quest’anno forse non ce la farò per lavoro, tornerò in inverno. Anche vivendo a Roma, ho sempre promosso in tv le bellezze della mia zona. Con “Linea Verde” ho portato Castelmagno per la prima volta su Rai 1. Ho anche utilizzato musiche delle mie terre, ho raccontato storie di noi occitani. Coltivare l’identità linguistica è parte integrante della salute fisica e mentale di ogni persona, soprattutto per chi fa un mestiere un po’ diverso dal solito dove tutto è molto veloce, dinamico, a volte troppo: mantenere un’identità è un valore aggiunto».

Non è sempre facile, immagino.
«No, ma per fortuna quando c’è da condividere sia gioie e sia problematiche, la mia famiglia c’è sempre».

Sui social vediamo anche molte foto di cani e gatti.
«Sì, sono parte integrante. E c’è la mamma che per me è il rifugio. Lei è una donna forte, quando le dico di venire a Roma mi risponde “sì però ho il mio lavoro”. La nostra è una base comune forte e indipendente. Mamma ha molto da insegnare, in questo periodo per me lontano dagli schermi pensavo spesso a lei. Ho cominciato come conduttrice in tv a 22 anni e fino a due anni fa non mi sono mai fermata. Ero un po’ giù, succede, e allora pensavo a mia mamma, alla sua forza e al matriarcato che c’è nella nostra famiglia, dove non è contemplato piangersi addosso. Condividere è stato importante, dico sempre che quando c’è intelligenza anche un cattolico e un ateo si parlano».

Quindi lei non si sente rivolgere la solita domanda che mette in crisi i single, cioè “quando ti sposi”?

«No, mai. Sono cresciuta con l’idea che una donna non si afferma solo se ha un marito e dei figli, prima c’è l’indipendenza personale. Mia madre piuttosto mi chiede: “stai lavorando?”. Sono felice di essere cresciuta così».

Le esperienze televisive di “Ballando” e “L’Isola dei fa­mosi” che cosa le hanno la­sciato?

«La straordinarietà di andare oltre l’etichetta. Un conduttore in Italia non può tentare altro, invece io ho provato entrambe le cose. Quelle esperienze mi hanno fatto crescere tantissimo, anche grazie a persone straordinarie. Una è Milly Carlucci, vederla in azione a “Ballando”, ammirare la sua disciplina in prima serata, vedere come si fa, mi ha permesso di allargare la mente. Se guardi solo te stesso, non cresci. L’“Isola” invece è stata un’esperienza, anche intima, molto forte. Essere se stessi per un mese, senza sovrastrutture: non tutti ci riescono. Crescendo, lavorando, vogliamo circondarci di comfort e piaceri, ma spezzare le abitudini ti fa apprezzare di più le cose che si hanno».

Con il nuovo programma si rivolge al pubblico domenicale, con quale linguaggio?

«Cerchiamo di fare tv per chi la guarda e non è una cosa scontata. Tv per chi magari non è accompagnato e vive la domenica come il giorno più pesante. Parleremo di riconciliazioni, di cose che il Covid ha portato via, storie normali di chi davanti al piatto del cuore ti abbraccia e non ha più la paura che questo periodo ci ha lasciato».

A proposito, si dice che dopo le vacanze le problematiche sociali ed economiche au­men­teranno.
«Sta accadendo qualcosa che va fuori dall’immaginario, dopo il Covid è arrivata la guerra. A novembre temo che ci saranno bollette più pesanti. Ecco perché il mio programma può portare un piccolo aiuto psicologico, in modo umile e dignitoso».

Avrà una concorrenza molto qualificata…
«Sarò stretta tra due “colossi” come Maria De Filippi e Mara Venier. Ma è grazie anche a quest’ultima se sono tornata in Rai. È stata la prima a chiamarmi. Molte donne della tv mi hanno appoggiata, da Milly a Mara fino a Bianca Berlinguer. Credo che possa essere un segnale importante da un punto di vista femminile».

Se le facessi una domanda su Matteo Salvini?
«Non risponderei perché non avrebbe senso. Io ho rispetto e inoltre sono passati tanti anni».

In tv, invece, ha un prossimo progetto da realizzare?
«Sono molto concentrata su quello che faccio, felicissima e carica per questo nuovo programma. Non penso ad altro se non alle cose belle che arriveranno grazie a una trasmissione così bella che sicuramente sarà foriera di novità positive».

Per i piatti del cuore ha chiesto suggerimenti a mamma Irma che se ne intende?
«Lei è bravissima ma in Italia siamo fortunati perché abbiamo anche questo privilegio, sappiamo un po’ tutti cucinare. Sarà uno dei punti forti della trasmissione, vedere le diverse ricette interpretate dalle famiglie. Tutto girerà attorno alla spontaneità, la vivacità e la gioia di noi italiani».

BaNNER
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