Martedì 19 luglio l’ospedale Mi­che­le e Pietro Fer­rero di Ver­du­no ha spento due candeline. Il 19 luglio 2020 l’ospedale del ter­ritorio di Langhe e Roero apriva i battenti in una situazione di emergenza pandemica. Tanta è la strada fatta in questi 730 giorni in cui il nosocomio ha potuto contare sul sostegno costante della Fondazione O­spedale Alba-Bra Onlus.

Sono decine le iniziative portate avanti dalla Fondazione. An­zi­tutto, l’ultimazione del re­parto di Radioterapia, fortemente voluto dalla Fon­dazione stessa che si è battuta dal lontano 2010 perché ciò si realizzasse a Ver­duno. Oggi la Ra­dio­terapia – pe­raltro l’unica in Pie­monte a di­sporre di un giardino terapeutico – è realtà ed è il tassello più importante che è stato messo per fare del “Ferrero” il de­gno ospedale di un territorio unico per bellezza e generosità.
Fondamentale per la formazione di personale e volontari è la realizzazione di un auditorium ipertecnologico da 160 posti, impreziosito dalla colorazione del portico antistante da parte del celebre artista David Tremlett.
Nell’auditorium sono stati formati 68 volontari, con la collaborazione della Dipsa diretta da Sabrina Contini e di altri servizi dell’Asl, che contribuiranno a guidare i parenti dei pazienti nel pronto soccorso.

“L’ospedale nella natura, la natura nell’ospedale” è il progetto voluto dalla Fondazione Ospedale per favorire la salute e il benessere degli ospiti del “Michele e Pietro Ferrero”. Già completati il giardino curativo della Psichiatria, il giardino della Radioterapia, il giardino delle erbe aromatiche, l’abbellimento della scalinata Nord dell’ingresso “Santa Vit­to­ria”, si sono appena completati il giardino degli abbracci e del me­moriale per le vittime del Covid e la collinetta di fronte all’ingresso Sud. L’impegno per portare la natura nell’ospedale proseguirà nel 2023 con la realizzazione di altre aree verdi.
Grazie alla campagna del 5×1000 e alle donazioni liberali di famiglie, associazioni ed eventi dedicati è stato possibile offrire dieci borse di studio per altrettanti operatori.

La Fondazione Ospedale Alba-Bra Onlus si è fatta promotrice, inoltre, dell’iniziativa “AbCibi-Cibo e Salute in Ospedale” per innovare la ristorazione ospedaliera, migliorando l’intero processo del pasto. Molta è stata l’attenzione rivolta all’umanizzazione della struttura, con un occhio di riguardo ai più piccoli. Tra i tanti interventi favoriti dalla Fondazione anche la galleria fotografica allestita nel grande viale interno che congiunge le due estremità da Nord a Sud, con le immagini dei comuni che hanno creduto nell’idea dell’ospedale unico e, nell’ottica di portare la bellezza nell’ospedale, il presidente Bruno Ceretto ha donato il pianoforte a coda posizionato nella hall al ter­zo piano, messo a disposizione di chiunque vorrà donare la sua mu­sica: pa­zienti, dipendenti, fa­migliari. L’obiettivo per il futuro è creare un’orchestra dell’ospedale composta da giovani musicisti.

«A questi interventi vanno ag­giun­ti, tra gli altri, il completamento del percorso pedonale dai parcheggi dell’ingresso Nord, il Premio Gratitudine con Valerio Ber­ruti, le iniziative natalizie e pasquali, la realizzazione della scala interna, così come sono in via di realizzazione le nuove sale di attesa del pronto soccorso, l’umanizzazione della camera calda del pronto soccorso e il nuovo portale d’ingresso», commentano i ver­tici della Fonda­zione O­spe­dale Alba-Bra Onlus. Il direttore Luciano Scalise: «Nie­n­­­­­­te di tutto questo sarebbe stato possibile senza la generosità del territorio dell’Asl Cn2 e senza una squadra molto affiatata, guidata dal presidente del Cda Bruno Ce­retto. Al suo fianco il presidente onorario Dario Rolfo, i due vicepresidenti Mar­cella Brizio Pa­cotto e Paolo Gi­raudo, oltre ai con­siglieri: Emilio Bar­be­ro, Gian­ni Bonino, Fran­ce­sco Fa­rinetti, Ele­na Fo­gliato, Pie­ran­gelo Fran­chi, Lo­renza Torto­ro­glio Miro­glio, Da­rio Strop­pia­na (delegati dai soci fondatori); Matteo A­scheri, Fe­derica Boffa, Mariano Co­sta­magna, Gianni Giordano, Nadia Gomba, Chiara Co­stan­tino Mol­lo, Carlo Porro, Eu­genio Rabino, Serena Tosa, Sandra Lesina Vezza (delegati dai soci partecipanti)».