L’Italia che ha voglia di ripartire – ovvero quella seria, pragmatica e vicina alla gente – ha già individuato la strada da seguire per rilanciarsi. È un percorso che mette al centro tre aspetti: l’eccellenza, i giovani e le idee. In questo contesto è stato sviluppato il progetto “Made in Italy Challenge”: su iniziativa di Ft Talent e 24 Ore Eventi, con la collaborazione di Financial Times e Il Sole 24 Ore, sono stati individuati 100 innovatori under 35 (su 3.500 profili di interesse) ed è stato chiesto loro – attraverso una vera gara – di mettere in campo delle proposte capaci di risolvere le nuove sfide strategiche e di business che interessano le aziende e, in generale, il mondo dell’economia.
Ne è nato un contest decisamente innovativo nell’ambito del quale si sono sfidati 20 team – composti, appunto, dai 100 giovani talenti – e che è stato seguito da oltre 100mila persone via Internet, dando il “la” a una serie di progetti estremamente efficaci rispetto alle necessità manifestate dalle aziende di eccellenza che sono state interpellate.
Tra queste ce n’era una – della provincia di Cuneo – che da sempre fa dell’innovazione e dell’attenzione ai giovani due propri cavalli di battaglia: il Gruppo Egea. L’azienda albese attiva nei settori dell’ambiente e dell’energia – prima multiutility per fatturato, servizi, impianti e sostenibilità nell’ambito della “provincia” italiana, come anche certificato da una recente indagine del Financial Times – ha spiegato ai giovani talenti coinvolti quali fossero i propri bisogni reali assieme a un panel di realtà industriali particolarmente affermate, ovvero: Cisco (It digital services), Illimity (banking), Johnson&Johnson MedTech (healthcare), Technacy (telecomunicazioni).
Nel caso specifico di Egea, la sfida posta ai giovani di talento ha riguardato la creazione della bolletta intelligente del futuro, ossia «una bolletta digitale Egea capace di fornire in modo semplice e veloce tutte le informazioni su consumi e costi, in grado al contempo di spiegare cosa ci sia dietro ciascun singolo elemento del documento», ha spiegato l’amministratore delegato del Gruppo Egea, PierPaolo Carini, durante l’intervista realizzata dal Financial Times. Tutto questo attraverso l’inserimento – nella bolletta digitale – di video, podcast e altre soluzioni innovative che puntano ad assicurare massima trasparenza e supporto ai clienti. «Si tratta di un progetto già in avanzata fase di sviluppo – ha sottolineato l’ingegner Carini – che ora, alla luce dei contributi assicurati dai giovani talenti nell’ambito dell’importante contest, si arricchirà ulteriormente».
La “sfida Egea” ha interessato quattro dei venti gruppi in gara e, nella giornata conclusiva, andata in scena lo scorso 13 maggio, è stato selezionato il gruppo vincitore, scelto proprio in base all’idea più innovativa presentata. Compongono il team: Marco Menchicchi, Roberta Gatto, Jacopo Martella, Caterina Rossi e Piero Peduzzi, studenti di Ingegneria, Marketing, Economia e Business presso le più importanti università italiane e straniere.
Per Egea si è trattato anche di una grande occasione in fatto di recruitment: «Tutti i 100 giovani talenti che hanno partecipato al contest – fanno sapere dall’azienda – saranno invitati a contattare la nostra multiutility per valutare la possibilità di avviare collaborazioni lavorative». Ma non è tutto: Egea, con questo progetto, ha confermato la sua vocazione “glocal”: «Da Alba, Egea ha sviluppato un modello di business “glocal” unico – caratterizzato da competenza globale e vicinanza alle comunità – che ora sta alimentando in tutta Italia, partendo dalla “provincia” italiana che meglio ci rappresenta. Ed essere stati coinvolti in questo progetto – assieme a importanti realtà del mondo universitario e di quello economico-finanziario – non fa altro che avvalorare il nostro progetto di crescita sostenibile», ha concluso Carini.