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Giancarlo Drocco il ricordo a 5 anni dalla scomparsa

Parole di affetto da parte dei famigliari e degli attuali vertici dell’Aca: «Ci ha insegnato a guardare sempre avanti»

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Sono già trascorsi cinque anni da quel 5 giugno 2017 in cui Alba, le Langhe, il Roero e tutta la Granda rimasero sgomenti per la scomparsa, all’età di 78 anni, di Giancarlo Drocco, una delle personalità di maggiore spicco e autorevolezza nell’ambito dei settori commerciale, tu­ristico e imprenditoriale, fautore di iniziative e progetti che hanno lasciato un segno profondo, indirizzando in maniera efficace le scelte assunte successivamente. IDEA ha voluto omaggiare la sua memoria – e la sua visione – affidandosi al ricordo di chi ha vissuto e lavorato al suo fianco. Prima di tutto i famigliari, con la moglie Jo­landa e i figli Luca, Marcello e Nicola. A IDEA han­no dichiarato: «Anche per noi è sempre stato il “direttore” e, poi, il “pre­sidente”, co­me lo chiamavano in molti. Si è “fatto da solo” e ricordava sempre da dove fosse partito, sottolineando con orgoglio le sue origini contadine e il legame con il territorio langarolo, che amava mol­to e che ha cercato di migliorare costantemente».

Sono tanti i valori che Gian­carlo Drocco ha saputo trasmettere a familiari, colleghi e conoscenti. Pro­se­guo­no la moglie e i figli: «Ci ha insegnato il rispetto per la terra e per gli altri, ma anche a progettare, a guardare sempre avanti, cercando, quando possibile, di non rimandare a domani ciò che si potrebbe fare oggi». Un ricordo su tutti? «Le giornate in campagna, organizzate proprio per rimarcare le sue origini contadine e insegnarci a rispettare tutto e tutti, con l’obiettivo sempre di migliorarsi – dicono i famigliari – Lui ci ha anche trasmesso l’amore per lo sport, praticato e seguito. Il ciclismo, lo sci e il Toro». A cinque anni dalla scomparsa la sua assenza continua a essere grande: «Ci manca molto, ci mancano i suoi consigli, le “discussioni” sulla politica, la sua abitudine a leggere almeno quattro giornali al giorno… È stato un grande punto di riferimento».

Abbiamo contattato anche gli attuali vertici dell’Asso­cia­­zione Commer­cianti Albesi per completare il ricordo di Giancarlo Drocco. Il presidente dell’Aca, Giuliano Viglione, ha dichiarato: «Giancarlo Drocco è stato tra i personaggi del nostro territorio che hanno avuto una visione, precorrendo i tempi per impostare il futuro economico delle nostre comunità. Oggi, il risultato di questa visione è sotto gli occhi di tutti, sia per quanto riguarda l’identità della nostra zona, sia per quanto attiene a voci fondamentali per la nostra economia come il turismo. Drocco, prima da di­rettore e poi da presidente del­l’Aca, ha sempre guardato “ol­tre”, intravvedendo nelle po­tenzialità paesaggistiche ed eno­gastronomiche delle colline dell’Albese una prospettiva forte e coerente con valori condivisi come l’intraprendenza e la tenacia della cittadinanza e delle imprese». Sono tanti i segni concreti della sua visione lungimirante. Prosegue Vi­glio­ne: «Ne sono esempio la strenua lotta per l’ottenimento del­l’autonomia amministrativa, attraverso l’Alba-Bra Pro­vin­cia, che pur non ottenuta è stata un grande laboratorio di pensiero, di politica e di coesione, così come pure l’iniziativa di un comitato promotore per la realizzazione di un unico ospedale per Alba e Bra. Oppure l’En­te Turismo, prima realtà mista pubblico-privata che ha favorito gli investimenti portatori dei frutti attuali, sia per i centri della bassa Langa, sia per i paesi della Langa più alta e del Roero, meno avvezzi ai palcoscenici ma altrettanto promettenti».

Queste, invece, sono le parole che il direttore dell’Aca, Fa­bri­zio Pace, ha impiegato per omaggiare Giancarlo Drocco: «La lungimiranza vale anche per l’Associazione Com­mer­cianti Albesi, cresciuta nel tem­po superando il proprio ruolo di associazione imprenditoriale di settore e arrivando a essere un punto di riferimento nella vita pubblica sui grandi temi comuni, interagendo con gli enti pubblici e privati, partecipi delle scelte strategiche per il futuro. Tutto questo è avvenuto nella consapevolezza che creando una “casa” delle imprese dove concentrare tutti i servizi ad esse necessari fosse la chiave per elevare il concetto di rappresentanza: grazie alle intuizioni di Drocco, nuovi servizi sono nati e continuano a nascere, assecondando le esigenze del­le attività economiche e re­stando al passo con i tempi, talvolta anticipandoli, con un occhio di riguardo all’attività di formazione sia dei professionisti operativi nei nostri uffici sia di tutti gli operatori del commercio e del turismo, nell’ottica di competere sul mercato, sviluppare e migliorare le competenze e il sistema dell’accoglienza; un sistema estremamente prezioso per le ricadute economiche nel no­stro mondo imprenditoriale».

BaNNER
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