Nuove sfide in pista con i colori di Lucca

La fossanese Matilde Botto gareggia nei 400 ostacoli e nel salto con l’asta per i toscani

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Ci sarà anche un pezzo di Granda dietro ai successi sportivi che l’A­tle­­­ti­ca Virtus Lucca otterrà nel corso della prossima stagione agonistica. La società toscana, infatti, si è aggiudicata in extremis le prestazioni della fossanese Matilde Be­ne­detta Botto che va a rafforzare l’organico della squadra femminile. Classe 2001, specialista nei 400 ostacoli, dove vanta un primato personale di 1.02.36, e ottima saltatrice con l’asta con un primato personale di 3,30, Matilde Botto arriva in prestito dall’A-tletica Fossano, la quale sarà certamente dispiaciuta di privarsi di una atleta di valore, ma allo stesso tempo contenta che il buon lavoro fatto sulla quattrocentostacolista, in primis dall’allenatore San-dro Boasso, sia stato riconosciuto da una società sportiva di livello. Matilde, studentessa universitaria di Busi-ness&Mana­ge­ment a Torino, come si legge sulla pagina Facebook della società lucchese, si è detta «molto contenta e onorata che si sia potuto concludere l’accordo che mi ha portato alla Virtus Lucca e sono fiduciosa possa essere un anno di grandi soddisfazioni. Continuando nel lavoro av­viato lo scorso anno e che ha dato grandi frutti nella stagione estiva, spero che, soprattutto in outdoor, verranno fuori grandi cose».

IDEA ha contattato l’atleta fossanese per avere qualche informazione in più in merito al suo futuro agonistico.
Matilde, chi ha fatto l’affare, come si dice in questi casi? Tu o l’Atletica Virtus Lucca?

«Si è trattato di una buona opportunità per entrambi. A giugno, in occasione dei campionati italiani di Grosseto, a­vevo conosciuto il direttore sportivo della società, il quale aveva manifestato il loro interesse nei miei confronti, ma poi il discorso non è preseguito, almeno sino ai giorni scorsi, con l’ufficializzazione del prestito. L’accordo è per me un’occasione di crescita perché l’Atletica Virtus Lucca è una società molto forte che partecipa a eventi sportivi di livello na­zionale, per cui, ol­tre alle gare individuali, potrò gareggiare anche nei campionati di società, nelle categorie “promesse” e “assoluti”. Per loro, invece, tesserarmi significa proseguire nel rafforzamento della squadra femminile, anche perché sono un’atleta ambivalente, visto che scendo in pista sia nei 400 ostacoli che nel salto con l’asta».

Facciamo un passo indietro. Com’è iniziato il tuo percorso nell’atletica?
«Sono sempre stata abituata a fare sport a livello agonistico. Ho iniziato con la ginnastica artistica e lo sci e quando ho smesso ho cercato qualcosa che non fosse solo un passatempo. Mi sono avvicinata all’atletica per caso, seguendo alcune amicizie, e già nel pri­mo anno di attività ho iniziato a ottenere buoni risultati sui 400 ostacoli, così ho scelto quella specialità, dedicandomi solo ad essa per un paio di anni, poi mi sono avvicinata anche al salto con l’asta. I miei trascorsi nella ginnastica artistica mi hanno facilitata nella parte acrobatica del volo. L’al­lenatore Mario Botto di San­remo mi ha spinto a ci­men­tarmi nel salto con l’asta, perché ha visto che era portata».

Studi e ti alleni a Torino, gareggi per Lucca. E Fossano?
«Ci torno nei fine settimana e con grande piacere vado sovente al campo di atletica per allenarmi».