Bra, Raschera e Toma Piemontese Dop continuano il viaggio nella tradizione

Il 2022 conquista grazie a nuove rielaborazioni di piatti piemontesi, liguri e toscani

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L’inizio di un nuovo anno è, da sempre, il punto di partenza per buoni propositi. Perché non annoverare anche quello inerente la valorizzazione di alcuni tra i piatti più amati? Panini, pizza e tramezzini costituiscono proposte sfiziose e allettanti che non possono mancare durante i momenti di convivialità. Ma, proprio in virtù della loro versatilità, si tratta spesso di cibi inflazionati e banalizzati da proposte tutte uguali e anonime. Bra, Raschera e Toma Piemontese però, con la loro personalità spiccata che ben si adatta agli ingredienti più variegati, consentono di dar vita ad alternative valide e originali che conferiscono risalto, oltre al gusto di queste Dop, anche ai luoghi in cui vedono la luce. Ecco quindi che uno dei panini più in voga nelle nostre zone, quello a base di prosciutto e formaggio, diventa un trionfo di sapori se realizzato con la Raschera, delizia casearia dall’aroma delicato che trova il palcoscenico ideale all’interno di un croissant salato. È lo chef Federico Boglione della pasticceria Converso a consigliarci questa versione durante il fortunato programma in onda su Telecupole Bra, Raschera e Toma Piemontese presentano: Sapori in tavola (canale 15 Piemonte, 119 Lombardia, 94 Liguria, 824 Sky, 422 Tv Sat – lunedi ore 20.40, martedi ore 10, sabato ore 14.30) dove, per oltre mezz’ora, i più rinomati cuochi di Cuneese, Langhe, Roero, Liguria e Toscana si avvicendano nel suggerirci ricette originali e inaspettate. A riprova che la semplicità paga, la più classica delle proposte per una pausa pranzo all’insegna della tradizione tiene conto di quella identità che intercorre tra le eccellenze delle nostre zone e i piatti che maggiormente la pongono in risalto. Questo connubio di genuinità e gusto è il modo migliore per prendere le distanze dall’anonimato culinario in cui rischiano di finire panini, toast, piadine e tramezzini, assaporando a fondo i sentori più caratteristici e incisivi. Un discorso simile si può fare per un altro piatto simbolo del puro appagamento del palato: la pizza. Quella raccontata dallo chef Giuseppe Colletti ha come punto di partenza la Toma Piemontese, sapientemente abbinata a un altro protagonista della nostra tradizione culinaria, il peperone.
Un’intrigante orchestrazione di ingredienti che si legano tra loro in un tripudio di gusto che trova la sua massima realizzazione nel piatto più amato, rappresentante indiscusso dell’italianità nel mondo. Non è un caso che lo chef delle stelle abbia deciso di dedicare la sua personale reinterpretazione di questo intramontabile classico a un formaggio che non teme rivali: con la sua personalità spiccata la Toma Piemontese è l’accompagnamento ideale per conferire un valore aggiunto, trasformando un piatto storico della nostra cucina in un’eccezionale rivisitazione. Partire dalla tradizione innovandola costantemente e rispettando le basi di ogni ingrediente al fine di valorizzarne i punti di partenza, garantendo in tal modo un punto di arrivo che sia degno di questo nome. Non ci sono dubbi sulla versatilità e l’ecletticità dei grandi formaggi piemontesi che si confermano dei veri e propri punti di riferimento quando parliamo di ricchezze casearie locali. Un tesoro che diventa ancora più prezioso se consideriamo gli apporti nutrizionali che Bra, Raschera e Toma Piemontese ci garantiscono, come evidenzia con chiarezza espositiva e competenza, sempre all’interno di Sapori in Tavola, la nutrizionista Dott.ssa Gigliola Braga.