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Ad Alba la prima retrospettiva dedicata a Piero Simondo

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Presso la Chiesa di San Domenico ad Alba, è stata aperta al pubblico la mostra “Piero Simondo. Laboratorio situazione esperimento”. L’appun­tamento, il secondo della stagione espositiva 2021 della Fondazione Crc, è realizzato in collaborazione con l’Archivio Simondo ed è il primo approfondimento monografico e retrospettivo sull’opera di Piero Simondo, tra i fondatori dell’In-ternazionale Situazionista e particolarmente legato alla città di Alba dove iniziò la sua carriera artistica, scomparso a novembre 2020. Curata da Luca Bochicchio, direttore scientifico del MuDa Casa Museo Jorn di Albissola Marina, la mostra offre uno sguardo sull’ampia produzione del poliedrico artista: sono esposti dipinti, sculture e video realizzati dai primi anni Cinquanta alla fine degli anni Novanta del Novecento. L’esposizione sarà visitabile gratuitamente, nel rispetto delle misure anti Covid, fino al 12 dicembre 2021, tutti i giorni dalle 15 alle 18, il sabato, la domenica e i festivi anche dalle 10 alle 12. A integrazione della mostra sarà pubblicato un volume in italiano e inglese con la duplice funzione di documentare l’esposizione e proporre una riflessione sulla figura dell’artista, grazie a contributi di autorevoli studiosi di critica e storia dell’arte, filosofia e visual studies, che approfondiranno aspetti inediti delle ricerche di Simondo.
La navata centrale del San Domenico è allestita con un percorso nel quale sono presentate le produzioni artistiche più celebri di Simondo, dai monotipi realizzati negli anni Cinquanta ad Alba, lavorando negli spazi forniti da Pinot Gallizio, ai dipinti di grande formato degli anni tra i Sessanta e i Novanta, in cui l’artista sperimentò diverse tecniche di generazione spontanea dell’immagine (tra cui ipo-pitture, nitroraschiati, decalcomanie, collage). In mostra anche pannelli decorativi in legno, topologie (quadri tridimensionali) e sculture in legno, in ceramica e polimateriche. Nelle due cappelle laterali all’abside vengono proiettati video inediti di Simondo ed è stata allestita una sezione di documenti. La mostra è collegata al vicino Spazio Gallizio, allestito all’interno del Centro Studi Beppe Fenoglio, grazie ad alcune opere decorative (ceramica e legno) lì esposte e realizzate da Simondo durante la sua permanenza a casa di Pinot Gallizio nei primi anni Cinquanta.
Attraverso la mostra sarà possibile conoscere meglio l’originale ricerca artistica di Simondo, figura che ebbe un’importanza notevole per lo sviluppo delle relazioni artistiche, intellettuali e culturali internazionali nella città di Torino e nel territorio cuneese e savonese. Interessato ai processi di creazione delle immagini e alla situazione-laboratorio, Simondo ha sempre sperimentato tecniche e linguaggi espressivi anti-convenzionali evitando di inserirsi chiaramente in correnti, stili o tendenze e creando opere con tecniche e materiali disparati, elaborando metodologie e teorie anche in forma scritta e producendo numerosi articoli, libri e saggi su temi quali lo strutturalismo, il labirinto, il pensiero logico, la psicologia della conoscenza, l’arte elettronica. Analizzando le opere, gli scritti filosofici e i progetti creati lungo il corso della sua vita, è possibile seguire gli sviluppi del pensiero critico di un uomo che ha sempre cercato e trovato nel laboratorio e nella ricerca sperimentale le chiavi metodologiche e processuali di un’attività artistica in costante movimento, praticata in chiave sociale e didattica, oltre che estetica.
La mostra di Alba è la prima tappa di una retrospettiva antologica sull’artista che si articolerà tra il Piemonte e la Liguria, regione in cui Simondo nacque nel 1928, e che vedrà nel 2021 eventi espositivi all’Accademia Albertina di Torino e al Castello di Rivoli Museo d’Arte Con­tem­poranea, con uno spin-off al Labbò di San Maurizio Cana­vese; e nel 2022 al MuDa Casa Museo Jorn di Albissola Marina, allo Spa­zio Simondo a Cosio di Arroscia in provincia di Imperia.
«Grazie alla collaborazione con l’Archivio Simondo, la Fonda­zione Crc propone, nel periodo della Fiera del Tartufo, un’iniziativa culturale di altissimo livello e profondamente radicata nel territorio albese. Dopo aver celebrato due anni fa, con il Castello di Rivoli Museo d’Arte Contem­poranea, il Congresso Mondiale degli artisti liberi, che qui si tenne nel 1956, oggi offriamo l’occasione di conoscere l’opera di Piero Simondo grazie alla prima personale a lui dedicata, a meno di un anno dalla morte dell’artista. La tappa iniziale di un percorso inedito che toccherà il Piemonte e la Liguria, territori protagonisti delle principali vicende umane e artistiche di Simondo», ha sottolineato Francesco Cappello, vice presidente della Fondazione Crc.
«In occasione di questo evento ad Alba, nella stessa Chiesa di San Domenico che ha visto le opere di mio padre, Piero Simondo, esposte nel 2008 per gentile richiesta dell’Ente Fiera del Tartufo, ringrazio, a nome dell’Associazione Archivio Simondo, la Fondazione CRC per aver considerato l’opera del babbo degna di un ulteriore approfondimento e di una visibilità che ne esalta la memoria. Insieme alla Direttrice del Castello di Rivoli, Carolyn Christov-Bakargiev, due anni or sono fu rivissuto, in chiave evolutiva, il Congresso degli Artisti Liberi del 1956, voluto e promosso dalla Fondazione Crc. L’idea di proseguire lo studio attraverso una mostra antologica diffusa è stata poi incoraggiata da Paola Gribaudo, Presidente dell’Ac­cademia Albertina, alla quale mi sento quindi di rivolgere un ringraziamento speciale. Con questa mostra, l’Archivio Simondo vede così realizzarsi il sogno di presentare la complessa varietà dell’opera più che sessantennale di mio padre” conclude Amelia Simondo Rolla, Presidente dell’Associazione Culturale Archivio Simondo.

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