La ventesima edizione conferma l’unicità della sua formula

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«La nostra città or­ganizza tanti eventi, ha un calendario fittissimo. Ritengo che “Cherasco storia” sia la più importante in assoluto. Una manifestazione che rispetta alla perfezione la definizione di Cherasco come“città di storia, cultura e arte” , un premio di respiro internazionale e con una giuria importante».
Bastano poche parole del sindaco Carlo Davico per inquadrare bene l’evento che caratterizzerà le giornate di venerdì primo e sabato 2 ottobre. D’altronde ci sono le 18 edizioni precedenti (quest’anno si consegneranno insieme la diciannovesima e la ventesima) a confermare la bontà di un’iniziativa che ha saputo crescere ed allargarsi anno dopo anno.
Dopo la pausa nel 2020 a causa del Covid e della grave situazione di emergenza che ne è derivata, quest’anno il premio “Cherasco storia” torna per una due giorni ricca di incontri e di appuntamenti culturali di altissimo livello che si svolgeranno presso l’area an­tistante l’Arco del Belvedere, nel bel centro storico. Il riconoscimento considera e premia, a libera scelta di una selezionata e prestigiosa giuria, presieduta dal professor Alberto Melloni, opere dell’ultimo biennio di autori italiani e stranieri (in questo caso tradotte e pubblicate in Italia) che trattino temi storici e mostrino due caratteristiche fondamentali, il rigore scientifico e la qualità della scrittura. Saranno premiati i vincitori di due anni: Martin Goodman, con “Storia dell’ebraismo” (Torino, Einaudi, 2019) e Carmine Pinto, con “La guerra per il Mezzo­giorno. Italiani, Borbonici e Briganti (1860-1870)” (Ro­ma-Bari, Laterza, 2019) vincitori del Cherasco Storia 2020; Peter Gatrell, con “L’Inquietudine dell’Europa” (Einaudi, 2020) vincitore in questo 2021.
Accanto al premio nazionale “Cherasco storia”, ogni anno la Fondazione De Benedetti Cherasco 1547 assegna un ulteriore riconoscimento per i meriti nella divulgazione storica a una personalità del mondo della cultura, che quest’anno sono: Luciano Can­fora, tra i più noti professori di storia, autore di fondamentali opere di storia antica che si è aggiudicato il Premio alla carriera in memoria del professor Gianni Perona, Piotr Cywinski, direttore del me­moriale Museo di Au­schwitz, che riceverà il premio alla divulgazione storica e Giu­seppe Guzzetti, già presidente dell’Associazione delle Fondazioni bancarie, quale riconoscimento del sostegno ricevuto dal premio “Che­rasco storia” proprio dalle fondazioni bancarie.
Il programma della XX edizione del “Cherasco storia” prevede per venerdì primo ottobre e la mattina di sabato 2 ottobre incontri de­dicati alle scuole, alle 9, nell’ambito degli eventi promossi dall’Unione Industria­le della Provincia di Cuneo e di Alba Capitale della Cultura d’Impresa 2021, gli imprenditori dialogheranno con gli studenti sulle tematiche della scuola, dell’innovazione, delle nuove professioni e del mondo del lavoro. Interverranno: Giuseppe Ber­nocco del Gruppo Tcn, PierPaolo Carini del Gruppo Egea, Roberta Ceretto di Ceretto Aziende Vitivinicole Srl, Mariano Costamagna di Westport Fuel Systems Italia Srl, Claudio Olivero di Banca di Credito Cooperativo di Cherasco, Giuseppe Pacotto di Tesisquare, Matteo Rossi Sebaste di Golosità dal 1885 Srl e Bartolomeo Salomone di Ferrero Spa.
Alle 15 gli studenti e gli insegnanti incontreranno Davide Romanin Jacur “KZ Lager”, Piotr Cywinski “Non c’è una fine” e Martin Goodman “Storia dell’ebraismo”. Saba­to, alle 9, i vincitori del “Cherasco storia” del 2020 e del 2021 incontreranno gli alunni. La cerimonia ufficiale di premiazione avverrà alle 15 alla presenza del ministro per la gioventù Fabiana Dadone, del presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e delle più importanti autorità politiche, amministrative e civili della Regione.
Sergio Barbero, consigliere comunale con delega alla cultura, impegnato nell’organizzazione dell’iniziativa sin dalla sua prima edizione, spiega: «Il premio è stato voluto dalla scrittrice Gina Lagorio e da alcune famiglie aristocratiche del territorio. Era una piccola edizione la prima, nel 1997 che andò a un nome come Eric Hobs­bawm, autore del celebre saggio “Il secolo breve”. La seconda, nel 2002, premiò un Alessandro Bar­bero allora poco noto al grande pubblico».
Prosegue Barbero: «Penso che un’intuizione giusta per il nostro Premio sia stato il coinvolgimento degli studenti in dialogo con i premiati all’interno di una serie di incontri. È un modo per evitare di ridurre l’iniziativa a un ospitata di nomi importanti i quali passano a ritirare il riconoscimento senza entrare davvero in contatto con il territorio. Noi vogliamo che gli studenti si accostino in modo piacevole allo studio della storia, guidati dai loro insegnanti. In questo modo potranno acquisire strumenti che, facendo loro conoscere il passato, permetteranno di affrontare me­glio il presente e sopratutto il futuro. Su questa linea la Fondazione De Benedetti Cherasco 1547 in primis ha condiviso il nostro progetto e grazie a sponsor pubblici e privati, abbiamo creato una realtà sempre più radicata».
«Un gran numero di studenti provenienti da diverse scuole della provincia di Cuneo», aggiunge il cheraschese, «saranno coinvolti negli incontri con gli imprenditori del territorio, organizzati da Confindustria Cuneo (ringrazio il presidente Mauro Gola e il direttore Giuliana Cirio che da sempre sostengono il premio e che quest’anno, con Alba Capitale della Cultura d’Impresa, sono entrati a far parte dell’organizzazione). Il mondo della scuola sarà anche la destinataria di ben 35 borse di studio da 1.000 euro l’una, frutto della generosità del mondo dell’imprenditoria del territorio».
«Cherasco», conclude Bar­bero, «oltre alla ricca offerta legata all’enogastronomia, può assicurare una validissima proposta culturale, con pochi eguali in zona. Sul territorio, infatti, è difficile trovare una realtà con queste due valenze entrambe così sviluppate. Non è frutto del caso, ma il risultato di decenni di lavoro delle Amministrazioni comunali su ambo i fronti».