Una storia lunga centocinquant’anni

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Era il 25 maggio del 1867 quando nella sala del Teatro Sociale di Mondovì Piazza, quarantuno soci diedero ufficialmente vita al Comizio Agrario del Circondario di Mondovì, eleggendo all’unanimità come primo Presidente il marchese Emilio Bertone di Sambuy. Più di centocinquant’anni di storia per un ente morale senza scopo di lucro del tutto eccezionale nel panorama italiano: degli oltre 350 comizi agrari un tempo esistenti, infatti, quello di Mondovì è l’unico sopravvissuto alla legge del 1925 che imponeva la chiusura forzata di tutti gli istituti, ad eccezione di quelli capaci di autosostenersi economicamente. Restò in piedi Mondovì, appunto, autonomo grazie alla proprietà della sede sociale e alla conseguente possibilità di affittare a terzi alcuni spazi. Una caparbietà storica testimoniata dalle grandi personalità che negli anni si sono succedute alla presidenza (dal senatore Felice Garelli a Umberto Cordero di Montezemolo) o che ne hanno comunque incrociato le attività, come il “cattedratico ambulante” Alessandro Gioda, figura centrale nello sviluppo agricolo del territorio e tra i fautori della Fiera del Bue Grasso di Carrù. Attivo da sempre nella difesa della biodiversità, nella didattica seminariale-formativa e nella valorizzazione dell’agricoltura sostenibile, il Comizio Agrario di Mondovì si pone oggi come in­terlocutore privilegiato per professionisti, appassionati e semplici curiosi, anche gra­zie a una ricca biblioteca che o­spita più di duemila volumi tematici.