Verso l’ultima fase di Va’ Sentiero

Il progetto che prevede di attraversare a piedi l’Italia camminando lungo le sue montagne è iniziato nel 2019 e ha trascorso alcune settimane in Granda

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Per dirla con Edgar Allan Poe: “il posto migliore per nascondere qualsiasi cosa è in piena vista”. Per questo quando qualche anno fa l’emittente televisiva americana Cnn definì il Sentiero Italia “l’itinerario escursionistico più lungo del mondo, il più grande tra i grandi cammini”, molti italiani caddero dalle nuvole. La stragrande maggioranza, infatti, neanche sapeva dell’esistenza della rete di sentieri che attraversa il Paese, realizzata negli anni Novanta grazie all’Asso­ciazione “Sentiero Italia” e al Club Alpino Italiano. Nel corso degli anni il sentiero è stato dimenticato, ma nel gennaio 2018, il Club Alpino Italiano ha annunciato il progetto di restauro.
Appresa la notizia dalla Cnn, tre ragazzi accomunati dall’amore per le montagne e dalla voglia di fare qualcosa di concreto (Yuri Basilicò, Sara Furlanetto e Giacomo Ricco­bono), non si limitarono a registrare l’informazione, ma decisero di dare luogo a un progetto per promuovere il Sentiero Italia e tutte le Terre Alt(r)e che il sentiero abbraccia.

Nel febbraio 2017, i tre ragazzi crearono un’associazione e iniziano a progettare una spedizione partecipativa, ben lontana dall’impresa sportiva, bensì un’iniziativa sociale. Per 3 anni lavorano incessantemente a questo sogno. Grazie al tenace lavoro, trovano gli sponsor tecnici e creano un’importante network intorno al progetto, dai media alle istituzioni, affrontando importanti sacrifici.

«Lo sforzo organizzativo è stato così notevole che ci siamo presto resi conto che avremmo dovuto licenziarci, dedicandoci al 100% al progetto, da volontari: un azzardo», spiegano i ragazzi «Non è stata certo una scelta facile: ma data la crescita del progetto e l’aspettativa che sentivamo attorno a noi, ci è sembrata la più giusta».
Lo scopo del viaggio è duplice: da una parte, promuovere il Sentiero Italia, favorendo la consapevolezza ambientale e il turismo lento, responsabile e sostenibile; dall’altra, valorizzare le Terre Alte attraversate, rispettando le peculiarità locali e ambientali, contribuendo a sostenere il tessuto socio-economico di aree interne in via di spopolamento.

Per questo il progetto è basato sull’idea di condivisione: una condivisione digitale attraverso il racconto in tempo reale dei social (Facebook e Instagram) e le media partnership d’eccezione (Touring Club Italiano, Radio Francigena, Gazzetta dello Sport), ma anche una condivisione fisica, grazie al format partecipativo della spedizione, alla quale chiunque può aggregarsi per una o più tappe creando una carovana in divenire, in stile Forrest Gump.
Il progetto ha riscontrato sin dal principio un significativo successo di pubblico, sia sul fronte digitale che su quello fisico. Il “momento della verità” è stato la prima campagna di “crowdfunding”, necessaria a reperire i fondi per la spedizione, nel modo più coerente per un progetto sociale, nato dal basso. La campagna ha riscosso un grande successo e, oltre a fornire le risorse necessarie, ha rappresentato un importante segnale: i tempi sono maturi, il pubblico c’è! Non solo: a confermare l’interesse per il progetto, anche il supporto di importanti sponsor.

Dopo tanti sforzi, la spedizione “Va’ Sentiero” è partita il primo maggio 2019, da Muggia (Trieste). La prima “tranche” del cammino si è conclusa a dicembre 2019 con l’arrivo a Visso, nel Parco dei Monti Sibillini. Durante la traversata del Nord Italia, da est a ovest, la carovana di Va’ sentiero ha effettuato ben 42 tappe in Piemonte, percorrendo oltre 700 chilometri e trascorrendo diverse settimane in provincia di Cuneo, grazie all’interessamento e al sostegno dell’Asso­ciazione per il Turismo Out­door -Wow. Qui, come nel resto del percorso, la comitiva ha ricevuto un’ottima accoglienza dalle comunità locali. Le persone incontrate hanno sempre manifestato apprezzamento e disponibilità a supportare concretamente il progetto: il team della spedizione (composto da sei persone) è spesso ospitato da strutture che spaziano tra rifugi, bivacchi, ostelli, parrocchie e oratori, stazioni dei Vigili del Fuoco, sedi delle sezioni Cai e anche abitazioni private.

Il 2020 si è aperto con il “crowdfunding” dedicato alla seconda parte del cammino, dalle Marche alla Sardegna. L’emergenza sanitaria ha costretto a posticipare la ripartenza alla fine dell’estate 2020 arrivando sino alla Puglia, mentre sono continuati i progetti di condivisione dell’esperienza di Va’ Sentiero: dall’autoproduzione di un libro fotografico firmato da Sara Furlanetto alla messa online del nuovo sito www.vasentiero.org, una guida digitale sul Sentiero Italia che spazia dai dati tecnici di percorribilità agli approfondimenti culturali sul territorio, corredato da centinaia di foto e decine di video: un’inedita bussola delle aree interne a disposizione di chiunque voglia mettersi in cammino, realizzato grazie all’esperienza diretta del team e al suo lavoro di riorganizzazione dei materiali raccolti.

Tra fine novembre e metà dicembre 2020 su YouTube è stato reso disponibile gratuitamente il docufilm autoprodotto “Va’ Sentiero-Alla scoperta del Sentiero Italia”, realizzato da Andrea Buonpane. Protagonisti i primi 3.548 km della spedizione che sta riscoprendo l’entroterra italiano percorrendo il trekking più lungo al mondo, condensati in 50 minuti: «un’opportunità per restituire alla comunità l’unicità dell’esperienza vissuta, la forza degli incontri fatti durante il cammino e la meraviglia dei paesaggi scoperti valle dopo valle» hanno spiegato i promotori del progetto.
Nel 2021 è prevista l’ultima fatica del gruppo di camminatori, dal Molise alla Sardegna, per completare il “più grande dei grandi cammini”.