L’ambizioso progetto degli Artisti di “Art en Ciel” per questo 2020 volge ad affrontare uno dei temi più drammatici della nostra epoca, il grande inquinamento che ci affligge ormai da troppo tempo. Ognuno di loro cercherà di realizzare almeno un’opera che lo rappresenti, con la speranza di riuscire a sensibilizzare chi vorrà visitare la mostra, organizzata con il patrocinio e la collaborazione del Comune di Cuneo, intitolata L’ultimatum di Madre Terra che verrà inaugurata sabato 12 settembre alle 17,30 nelle sale al primo piano di Palazzo Samone, in via Amedeo Rossi 4, a Cuneo.
I curatori dell’evento sottolineano: “L’umanità è ancora in tempo a fermare questo processo degenerativo che comprende la devastazione ambientale, l’utilizzo scriteriato della tecnologia, la noncuranza con cui si fa spreco di beni vitali come l’acqua, il consumismo smodato, il disboscamento selvaggio ed altro ancora.
Occorre prenderne coscienza e preservare dalla distruzione quella che diventerà presto la casa dei nostri posteri ed essere disposti a qualsiasi sacrificio per poterne salvaguardarne la salute.Ci comportiamo come il cancro, che parassita un organismo a suo piacimento per poi portarlo alla morte ed infine perire con lui.
Parlando della catena alimentare, di cui siamo l’ultimo anello, un recente studio condotto dall’Università di Newcastle, Australia, commissionato dal Wwf ha calcolato per la prima volta la quantità di plastiche che ingeriamo, che è pari a una carta di credito a settimana”.
L’argomento che “Art en Ciel” propone ai propri associati è molto forte e complesso: la speranza è quella di puntare l’obiettivo sull’ultimatum che quotidianamente il nostro pianeta ci lancia, con la speranza che l’arte sia la strada da percorrere per attirare l’attenzione e risvegliare le coscienze delle persone su questo problema urgente e ormai improcrastinabile.
L’evento proseguirà sino a domenica 27 settembre con orario di apertura dalle 16 alle 19, nei giorni dal venerdì alla domenica. Apertura straordinaria e chiusura evento: martedì 29 settembre in occasione della festa patronale, San Michele dalle 16 alle 19,30. L’ingresso sarà libero e secondo le modalità definite dalla vigente normativa inerente l’emergenza Covid 19.
Proseguirà inoltre, sempre a Cuneo e smpre a Palazzo Samone sino al 13 settembre la mostra “Esuberanze geometriche” dell’artista Francesco Paula Palumbo. Dopo il grande successo della esposizione dell’anno scorso intitolata “A Cuneo vent’anni dopo” (Sala della Provincia), le opere del pittore torinese novecentesco Francesco Paula Palumbo ritornano in città, ancora più numerose, per diffondere ulteriormente una tecnica pittorica originale, particolareggiata, ricca di simbolismi e riferimenti a un personale percorso mistico-evolutivo. L’iniziativa intende celebrale un artista dalla tecnica pittorica unica, originale, particolareggiata, ricca di simbolismi e riferimenti a un personale percorso mistico-evolutivo. La sua biografia è singolare: pittore, marinaio e operaio metalmeccanico; è altrettanto particolare la storia della sua famiglia, di umili origini e con passioni artistiche multidisciplinari.
«Esuberanze geometriche» si pone quindi l’obiettivo di far ulteriormente conoscere un’artista, onirico ed evocativo nel suo figurativismo, sempre più collocato nell’orizzonte culturale di Cuneo e Provincia.
Altrettanto meritevole di citazione la mostra che si concluderà il 29 settembre, presso lo Spazio Museale di San Francesco, intitolata “Quei temerari delle strade bianche Nuvolari, Varzi, Campari e altri eroi alla Cuneo – Colle della Maddalena”. La Città di Cuneo riscopre dopo novant’anni una miniera di memoria, l’archivio del fotografo Adriano Scoffone e lo celebra con la questa grande mostrache rappresenta un’esperienza immersiva tra fotografia, automobili leggendarie, grandi scenografie e un poema musicale composto per l’occasione.
L’esposizione, realizzata dalla Città di Cuneo e dal Mauto – Museo nazionale dell’Automobile di Torino con il sostegno della casa orologiera Eberhard & Co.