Alto contrasto | Aumenta dimensione carattere | Leggi il testo dell'articolo
Home Articoli Rivista Idea I colori degli Angeli di Ninfa

I colori degli Angeli di Ninfa

L’ASSociazione della dottoressa antonella cavallini con sede a carmagnola si dedica al recupero delle persone autistiche attraverso l’arteterapia. Un modo diverso di percepire la realtà, in grado di annullare le disabilità regalando a tutti noi La visione condivisa di un bellissimo arcobaleno.

0
510

Da troppo tempo, ormai, si è bombardati da notizie che riportano al problema corrente del Covid19 e distolgono l’attenzione da molte altre difficoltà, peraltro riprese dagli svariati annunci di richiesta di donazioni ad Enti. Iniziative di grande respiro ma che, a volte, mettono in ombra encomiabili realtà operanti sul nostro territorio le quali non sempre hanno la possibilità di divulgare la loro preziosa azione in campo medico e terapeutico. Una di queste realtà è sicuramente rappresentata dall’Associazione Angeli di Ninfa di Carmagnola (Torino), presieduta dalla dottoressa Antonella Cavallini che, da anni, si dedica al recupero delle persone autistiche, in particolare quelle in condizione compromessa e partendo dall’educazione dei più piccoli, estendendo inoltre la propria azione a tutta la nostra Regione.
Ma la particolarità che la contraddistingue è che, oltre ad intervenire con personale medico specializzato e cure specifiche, la stessa si avvale di un know how di grande livello legato all’arteterapia ed ai benefici che ne derivano. Una pratica risalente alla notte dei tempi, ma che ha trovato in un personaggio come la statunitense Margaret Naumburg (1890-1983), psicoanalista e seguace di Freud, la promotrice dell’uso del prodotto artistico come uno strumento di terapia di ampio respiro. Più specifica sarà poi l’impostazione di Edith Kramer (1916-2014), artista e insegnante austriaca di origini ebraiche la quale, attraverso l’esperienza come arte terapeuta con bambini ed adolescenti, proporrà una precisa linea metodologica per mettere al centro il processo creativo e considerare l’arte stessa come fattore di guarigione. Su queste ed altre basi si sviluppa quindi la mission dell’associazione che divulga corrette informazioni sull’autismo ponendolo come un diverso modo di percepire la realtà e non come disabilità. L’arteterapia, in qualità di forma di auto-espressione, permette una interazione mediata con gli altri, contribuendo ad aumentare l’autostima ed associandosi ad esperienze divertenti e gratificanti.
Il tutto si realizza con il progetto Emozioni in blu, proposto in collaborazione con Luisa Di Biagio, Chartered Member della British Psychological Society, psicologa, etologa esperta in IAA, esperta di autismo e, tra le altre cose, autrice di numerose pubblicazioni, e della dottoressa Alessandra Robiolo. Diretta dalla pittrice e restauratrice Elda Vigliarolo, la parte applicata insegna con estrema pazienza, professionalità e passione, l’arte del dipingere. Si opera in questo caso con attività come la pittura con le dita, sperimentando con materiali non strutturati come sabbia o schiuma e, ancora, la creazione di opere d’arte e anche fumetti i quali, specie per i giovanissimi, si palesano attraverso la proposizione dei loro super eroi preferiti. Ma l’azione si estende alla musicoterapia e ad attività di tessitura e di realizzazioni scultoree tramite la creta e, periodicamente, tutti i lavori vengono esposti al pubblico in prestigiose sedi (ultima in programmazione la Palazzina di Caccia di Stupinigi) o addirittura trasformati in una sorta di happening che coinvolge i soggetti in cura ed il pubblico. Ed è così che l’arte, da sempre forma di linguaggio che permette di comunicare con un canale del tutto diverso da quello delle parole, si sposta dal suo “ambiente naturale” per diventare, grazie a persone sensibili e competenti, un mezzo per combattere malattie, disabilità o, più propriamente, abilità diverse. Magari, come sottolinea la dottoressa Carla Bertone, critico d’arte che offre il suo contributo al lavoro espositivo dell’associazione, diventando tutti speciali tramite l’uso di “lenti colorate”che possano fare sì, in un periodo buio come quello attuale, che tutto possa trasformarsi in un grande arcobaleno. Specie per questi ragazzi.

BaNNER
Social media & sharing icons powered by UltimatelySocial