Gli atleti di interesse nazionale ritornano “in pista”: ecco le direttive Fidal sulla ripresa

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Sulla base delle disposizioni contenute nel DPCM del 26 aprile scorso, da ieri, lunedì 4 maggio, gli atleti di interesse nazionale, così come definiti dalla FIDAL la scorsa settimana, possono riprendere la propria attività di allenamento, all’interno di impianti aperti nelle modalità stabilite dal Governo.

I criteri individuati dalla FIDAL per definire la lista degli atleti sono stati quindi presentati definitivamente al CONI e da questo veicolato all’Ufficio Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri: nell’elenco sono compresi esclusivamente atleti maggiorenni alla data del 4 maggio 2020.

Sarà tuttavia possibile accedere alle strutture anche per gli atleti minorenni nati nell’anno 2002 (che raggiungeranno dunque la maggiore età nel corso dell’anno solare, non sarà possibile farlo per i nati nel 2003 e successivi) che rispondono agli stessi requisiti, previa richiesta esplicita da parte di un genitore attraverso il modulo di autocertificazione allegato che dovrà essere messo su carta intestata della società dell’atleta interessato.

Gli stessi atleti dovranno raggiungere la struttura con un responsabile che ne seguirà l’intero allenamento.

Oltre ad un preciso disciplinare definito dalla Fidal e che dovrà essere seguito da ogni società alla riapertura degli impianti, condizione necessaria per l’ingresso nella struttura è il corso di validità del Certificato Medico Sportivo, come indicato nel protocollo della Federazione Medici Sportivi (FMSI).

Le società interessate, inoltre, possono richiedere al Comitato Regionale FIDAL Piemonte se propri atleti sono autorizzati alla ripresa dell’attività in quanto “di interesse nazionale”.

c.s.