Il coronavirus ferma il calcio dilettantistico: cosa aspettarsi dopo il 3 aprile?

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L’ufficialità è arrivata ieri sera con le parole di Giuseppe Conte, ma era già ipotizzabile: tutto fermo nel calcio fino al 3 aprile per l’allerta coronavirus.

Abbiamo già visto ieri di quante giornate si dovranno recuperare in ogni categoria del calcio dilettantistico dal 5 aprile, ma quali saranno i veri scenari a quel punto, a patto che l’allerta sia poi cessata?

1. “Salta” tutto. Ipotesi non del tutto inverosimile. Qualcosa potrebbe già emergere oggi dalla riunione convocata in Figc. Se tutto si dovesse fermare ai piani alti, non è da escludere che a cascata, vista la complessa articolazione del calcio italiano, si possa fermare tutto definitivamente. Non esistono articoli negli statuti e nei regolamenti che prevedano l’annullamento della stagione, per cui si dovrebbero immaginare dei decreti ad hoc. Nel caso in cui invece si scelga di procedere, c’è una data da tenere a mente: 30 giugno, ovvero fine della stagione sportiva (iniziata l’1 luglio 2019).

2. Ecco perchè, anche alla luce di questa scadenza, si possono immaginare scenari ad oggi non contemplati dai regolamenti, ma comunque non da escludere. Uno di questi, potrebbe portare all’annullamento dei playoff, soprattutto laddove richiesti per poter accedere alle fasi nazionali. In sintesi: in Eccellenza. Ad oggi, la scadenza fissata è quella del 24 maggio, che verosimilmente verrà nuovamente traslata nel tempo, ma le giornate da incastrare sarebbero comunque tante. Perchè non mettere da parte quindi la post-season e affidarsi alla classifica della regular season? La seconda classificata a livello regionale sarebbe a tutti gli effetti seconda e potrebbe accedere alle fasi successive. E’ solo una suggestione, però, non comprovata dai regolamenti: anche qui occorrerebbe attuare dei decreti.

3. Se invece si decidesse di giocare, lo scenario risponderebbe a quanto abbiamo indicato nelle scorse ore, con tante partite da recuperare e ri-calendarizzare in ogni categoria: otto o nove a seconda del livello, dalla Serie D alla Terza Categoria. E le coppe? Probabilmente sarebbero subordinate al riuscire ad incastrare tutto il resto. In Promozione, ad esempio, sarebbero 9 turni di campionato e tre di coppa: 12 ipotetiche finestre da calendarizzare, tenendo in considerazione il fatto che dal 5 aprile a fine maggio ci saranno 8 domeniche e 8 mercoledì (o giovedì) a disposizione. Ovviamente, dando per assunto che a giugno si giocheranno i playoff, con ulteriori infrasettimanali.

Insomma, avviso ai naviganti che sognano il grande salto: preparatevi a un inferno (comunque più dolce dell’allerta coronavirus).