Sanità, Batzella (MLI): lunghe liste d’attesa per test genetici contro tumore al seno e ovaio

La Regione stanzi subito risorse per assumere medici genetisti e potenziare servizi

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“Le donne piemontesi hanno il diritto di accedere in tempi brevi ai test genetici che individuano la predisposizione ad ammalarsi di tumore al seno e all’ovaio e a quelli che possono indirizzare al meglio la cura. Le liste di attesa nella nostra Regione, però, vanno dai sette ai 18 mesi, così come denuncia l’Andos (Associazione nazionale donne operate al seno), tanto da spingere molte donne a recarsi in altre Regioni, dove l’attesa è decisamente inferiore”. Lo afferma la consigliera regionale del Movimento Libero Indipendente, Stefania Batzella, che ieri ha presentato all’assessore alla Sanità, Antonio Saitta, un’interrogazione per chiedere come la Regione intenda affrontare questo problema.

“Dalla risposta ricevuta – spiega la consigliera – emerge come la carenza di medici genetisti nelle Aziende sanitarie ospedaliere e universitarie sia una delle cause determinanti delle lunghe liste di attesa. Saitta ha annunciato che la Regione sta impegnando risorse per assumere altri medici genetisti e per potenziare il servizio. Ci auguriamo che sia davvero così perché i dati sull’incidenza del tumore al seno parlano chiaro: si ammala una donna su 8 e sono 64.700 le donne piemontesi che convivono con una diagnosi di cancro alla mammella”.

“La diagnostica molecolare – conclude Batzella – è uno strumento importante per caratterizzare al meglio i tumori, capire la risposta ai farmaci e fare diagnosi precoci e più corrette. Per questa ragione è fondamentale avere a disposizione risorse sufficienti a garantire una adeguata risposta alle esigenze di tutte le donne piemontesi”.