Arte, Antiquariato, Artigianato e 10.000 persone attese a Saluzzo per “Start”

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10 location, 30 giorni, 20 artisti, 24 artigiani, 30 operatori, oltre 5000 metri quadri di spazi espositivi dove incontrarsi, 3 macro aree: Arte, Antiquariato e Artigianato. E ancora, 50 appuntamenti “Off” e oltre 10mila persone attese per start/storia arte Saluzzo che quest’anno, alla sua seconda edizione, ritorna dal 27 aprile al 27 maggio.

 

 

Una Città che si fa museo diffuso, che propone opere di personaggi locali che si intrecciano con quelli internazionali, in una continua esplorazione tra spazio pubblico e privato, dove poter respirare le storie degli artigiani del territorio, storie di passioni che si tramandano di padre in figlio, esperti ebanisti e mastri ma anche giovani falegnami con approcci più sperimentali: stampa 3D, crowdsourcing, open design. E ancora spazi temporanei creati appositamente per eventi che mettono in relazione l’arte e l’architettura con un pubblico variegato, con i bambini delle scuole e le famiglie. Opere d’arte si intrecciano a oggetti d’antiquariato, alle antichità e al collezionismo, insieme a laboratori, incontri letterari, seminari e concerti.
Arte, cultura e creatività incontrano, a Saluzzo – uno dei dieci borghi più belli d’Italia – tradizione, territorio e innovazione, quest’ultima guidata dalla ricerca di bellezza e curiosità.

 

Il tema di Start 2018, che unirà Città alta e Città bassa, è la Memoria*, intesa come capacità di ricordare ciò che è stato, di rievocare il passato non in chiave passivamente nostalgica ma come reinterpretazione del futuro. Il fil rouge tra il tema e il visual di questa nuova edizione è il simbolo dell’asterisco che diventa rappresentazione immediata del concetto di Memoria, sia come ricerca in senso storico, sia come vettore nei confronti del futuro. La Memoria significa, quindi, riappropriazione dell’identità dei propri artigiani, oggetti, opere d’arte, in stretta connessione con la storia passata. Non è un caso, infatti, se Arte, Artigianato e Antiquariato hanno ancora una vetrina nazionale a Saluzzo.
Start è un evento organizzato da Fondazione Amleto Bertoni e Comune di Saluzzo. La direzione artistica è affidata a STI – Soluzioni Turistiche Integrate – che si avvale della consulenza di Stefano Raimondi, curatore presso la Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo.

 

start/arte – 23° Mostra di Arte Contemporanea di Saluzzo

MEMENTO

Saluzzo Arte è la manifestazione che apre il Progetto Start e, nel segno dell’innovazione che contamina l’intero evento, quest’anno cambia pelle: ottocento metri quadrati dove esporre opere d’arte figurativa, sculture e creatività di artisti italiani negli spazi della Castiglia. La manifestazione si rivolge a un pubblico variegato, offrendo uno spaccato di arte contemporanea nelle sue diverse espressioni. Questa nuova edizione – curata da Togaci Gaudiano e coordinata da Paolo Infossi – seguirà il filo rosso della Memoria, nella declinazione di “coscienza del tempo”, e proporrà le opere di 11 artisti: Cinzia Ceccarelli, Francesca Corso, DustyEye, JINS©, Ornella Rovera, Maria Grazia Solano, Roberta Toscano, Flavio Ullucci, Luj Vacchino, Ugo Venturini, Davies Zambotti.

 

“Memento: ricordati!”, una coniugazione che, al di là dei più profondi significati assunti in ambiti religiosi, potrebbe essere intesa anche come pro-memoria, come un appunto o un ammonimento. Una lezione o anche il riconoscimento di un’esperienza che può valere come monito per l’avvenire.
L’allestimento anti-convenzionale di questa mostra intende rappresentare la “memoria storica” degli artisti, storicizzando lo scorrere del tempo, alla luce degli eventi emozionali che ne hanno caratterizzato il percorso artistico, anche in proiezione futura. Significativo, in ogni sala, il “Cameo” rappresentato da una fotografia tratta dall’infanzia di ognuno di loro. Un’immagine che non appartiene più soltanto al passato, ma anzi, assume un carattere dal valore iconografico, inteso a suggellare le tracce di un lungo e laborioso cammino. Un percorso in progress, che ancora procede, in divenire. In effetti, il passato, il presente e il futuro non appartengono ad una realtà tangibile, fisica, ma piuttosto ad una parte razionale della mente. Lunghi e brevi periodi. Decenni, giorni, ore e minuti, istanti appena trascorsi, che sembrano, però, già appartenere al passato. Apparentemente, si potrebbe pensare che il tempo sia riconducibile soltanto alla breve esistenza umana, eppure è stato proprio l’uomo a conferirgli un significato più ampio ed esteso, misurandolo, per renderlo intellegibile, per distinguerlo da un naturale, quanto anonimo, scorrere degli eventi. Il tempo è la stratificazione delle esperienze passate: sensazioni e ricordi che si accrescono, progredendo costantemente, accumulandosi nel presente. La Memoria, quindi, non è ad esclusivo appannaggio dei momenti o dei ricordi che si possono confidare o trascrivere in un diario, poiché funziona autonomamente, come e quando è possibile, come una facoltà per ricordare. Il passato, invece, ci segue costantemente, conservandosi automaticamente nel tessuto del presente. Un “tessuto” che il filosofo francese Henri-Louis Bergson definì più precisamente “stoffa”. Tutto quello che abbiamo vissuto, subìto, desiderato, sin dall’infanzia è già stato assorbito nel presente, condizionando anche le scelte per un prossimo futuro.