“L’opera geniale e caritatevole delle Rosine tra Saluzzo e Torino”, incontro a Saluzzo con la partecipazione di Madre Ausilia Concas Madre

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Martedì 30 aprile al Bar Vittoria (via Martiri della Liberazione, 6) di Saluzzo, dalle 18,30, è in programma la tavola rotonda “Cultura e Sviluppo: strategie e proposte per Saluzzo”, per approfondire lo stretto legame che intercorre tra la cultura e lo sviluppo del territorio di Saluzzo. Tra i temi affrontati, che toccheranno il ruolo dei giovani, le prospettive del turismo e le comunità energetiche, un panel sarà dedicato alla figura di Madre Rosa Govone (Mondovì, 1706), la fondatrice dell’Istituto delle Rosine, secolare opera assistenziale-religiosa torinese che, a ottobre 2023, ha riaperto al pubblico, iniziando una nuova vita e proponendosi come Polo Artistico e Culturale a servizio della città con un’offerta didattica di corsi e attività no profit molto ampia (informazioni sul sito www.lerosine.it).

All’incontro, organizzato dall’Associazione “Liberalmente giovani”, ci sarà la straordinaria partecipazione di Madre Ausilia Concas, Madre Direttrice dell’Istituto delle Rosine, introdotta dal Direttore Generale del Polo artistico e culturale de Le Rosine, Massimo Striglia, che terrà l’intervento “L’opera geniale e caritatevole delle Rosine tra Saluzzo e Torino”.

Moderata dall’attrice e direttrice artistica del Polo artistico e culturale de Le Rosine, Sara d’Amario, la tavola rotonda vedrà la partecipazione dei relatori:

· Alessia Avena “Percorsi turistici e culturali di territorio”: l’importanza della collaborazione tra enti

· Sara Piana “La sfida di un turismo per tutti”: il modello di un turismo inclusivo e accessibile

· Massimo Striglia: “L’opera geniale e caritatevole delle Rosine tra Saluzzo e Torino” con la partecipazione eccezionale di Madre Ausilia concas – Istituto delle Rosine

· Alessandro Allisiardi: “La comunità energetica: lo stato dell’arte”, come coniugare sviluppo economico e tutela ambientale

· Benedetta Boscolo, Diego Fissore, “Giovani per lo sviluppo del futuro”: il ruolo delle giovani generazioni nell’individuare strategie di intervento culturale e animazione sociale

· Saluti finali: Allegra Alachevic, il ruolo propositivo del manager culturale

LE ROSINE E I SALUZZESI: UN LEGAME SPECIALE
Negli ultimi 50 anni si è creato un legame molto forte tra la cittadinanza di Saluzzo e le Rosine, in particolare con Ausilia Concas, attuale Madre direttrice dell’Istituto, e la Rosina Giovanna Zanchetta. Prima del loro trasferimento a Torino, le attività dell’Istituto nella zona di Saluzzo era rivolta soprattutto alle famiglie: individualmente, Madre Ausilia Concas teneva corsi di cucina per coppie di fidanzati, che partecipavano alle lezioni insieme, mentre la Rosina Giovanna, raffinatissima sarta, teneva corsi di cucito. Insieme, invece, le due Rosine offrivano anche un servizio di sostegno e ascolto rivolto a giovani donne in attesa o neo mamme, molto simile al “Cerchio delle Mamme”, aperto pochi mesi fa al Polo Le Rosine di Torino, proprio su volere della Madre Direttrice dell’Istituto.

Oltre a questo, le due religiose rappresentavano un aiuto concreto alle famiglie, organizzando il dopo scuola, offrendo servizi per genitori in difficoltà e un servizio di accoglienza e rifugio per persone con problemi economici e di altro tipo.

Punto di riferimento essenziale per le persone e il territorio, quando le Rosine Ausilia Concas e Giovanna Zanchetta furono chiamate alla sede centrale di Torino e dovettero lasciare Saluzzo, l’allora presidente dell’Istituto delle Rosine, Monsignor Micchiardi, su pressione della cittadinanza, dovette convincere Madre Irma Monticone a ritardare di un anno il trasferimento. E, quando questo diventò inevitabile, le autorità ecclesiastiche e civili saluzzesi fecero una celebrazione solenne di ringraziamento per l’opera svolta dalle Rosine in tanti anni. Un legame talmente profondo che, ancora oggi, l’Istituto delle Rosine ha un alloggio riservato poco lontano dall’edificio storico, divenuto poi sede dell’Associazione Papa Giovanni XXIII, per consentire alle religiose di tornare a Saluzzo e mantenere vivi i rapporti con i cittadini saluzzesi.