“Oceano e altre acque”, un capolavoro di Persea e Gioele Perano: il giovane artista si racconta

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La 49° edizione della Mostra dell’Artigianato Artistico di Mondovì ha visto anche la partecipazione di artisti giovani ed emergenti.

Noi abbiamo avuto il piacere e l’occasione di intervistare Gioele Perano di soli quindici anni e artefice, insieme alla madre, della mostra “Oceano e altre acque”, che era possibile visitare al piano terra del Palazzo di Città.

 

Buongiorno Gioele e benvenuto. In che occasione hai scoperto il tuo amore per la ceramica?
Ho iniziato a lavorare la ceramica intorno ai sette anni vedendo mia madre che lo faceva, nel frattempo ho iniziato a leggere parecchi libri su animali e piante. Dopo aver migliorato un po’ la tecnica, a nove anni, decisi di unire le due cose creando animali in argilla  che con il tempo ho perfezionato

 

Quanto è stato importante per te l’aiuto di tua mamma e di tua nonna?
Mia nonna mi ha trasmesso l’amore per animali e piante, mia madre – anch’essa appassionata della natura – mi ha insegnato le basi e la tecnica per realizzare una scultura. In sintesi sono state entrambe importantissime per la mia formazione artistica”.

 

Il nome della mostra “Oceano e altre acque” ha un qualche riferimento con la tua grande passione per il mondo dei pesci e della biologia marina?
La mostra è la prima di una quadrilogia di mostre legate ai quattro elementi, a cui però ne aggiungeremo un quinto. Tra tutti gli animali ho sempre preferito realizzare pesci, per la loro forma e i loro colori vivaci, e questa mostra ha fatto proprio al caso mio”.

 

Adesso stai frequentando il Liceo delle Scienze Umane, cosa vorresti fare “da grande”?
Nonostante abbia scelto questo ramo non vorrei proseguire con un percorso umanistico, bensì con un percorso più legato alla biologia e, quindi, a natura e ambiente

 

Cosa dobbiamo aspettarci dal futuro del giovane Gioele e qual è Il tuo più grande sogno?
Sognando di conseguire una laurea in ambiato naturalistico e fare il ricercatore, mi piacerebbe molto viaggiare per visitare innumerevoli luoghi. Avrei comunque un luogo fisso in cui vivere, possibilmente immerso nella natura e lontano dalle città. Non so ancora bene dove ma sicuramente un luogo non molto caldo.
In ambito artistico, al momento, mia madre ed  io e stavamo pensando ad uno spazio dove lavorare con i bambini, ma siamo ancora incerti sulle date e luoghi delle future mostre”.

 

Daniel Sebastian Ossino